La transizione energetica offre concrete opportunità per “risollevare” le aree interne, ma l’approccio che può garantire l’attivazione di nuove ecologie territoriali e la messa in atto di nuovi modi di abitare più democratici ed equi, si discosta da una visione improntata alla mera compensazione delle carenze di tali territori per mettere al centro gli elementi patrimoniali locali da valorizzare anche in chiave energetica e per promuovere forme multiattoriali e comunitarie di produzione energetica di cui le comunità dell’energia rinnovabile (CER) sono una rappresentazione. Le aree interne, caratterizzate da patrimoni territoriali largamente integri e da infrastrutture sociali fragili, rappresentano contesti territoriali dotati di grandi potenzialità dal punto di vista della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER) da sviluppare in maniera coerente con la tutela e la riproducibilità del patrimonio territoriale, in modo che la produzione energetica locale abbracci il significato di territorializzazione dei cicli delle risorse e si configuri come servizio eco-territoriale dato dal patrimonio. L’analisi del caso studio dell’area interna dei Monti Reatini, articolata nelle tre dimensioni dell’associazione energetica, dello sviluppo locale trainato dalla comunità e della territorializzazione della transizione energetica, evidenzia il potenziale di trasformazione eco-territorialista del sistema energetico locale orientata alla democratizzazione dell’energia e alla generazione di valore aggiunto territoriale e consente di individuare alcuni fattori abilitanti e disabilitanti per la costituzione di CER nelle aree interne.
La transizione energetica nelle aree interne: le comunità dell’energia rinnovabile come dispositivi per dare impulso a nuove ecologie territoriali / Bolognesi, Monica; Bonifazi, Alessandro; Sala, Franco. - ELETTRONICO. - 10:(2025), pp. 32-37. (Intervento presentato al convegno XXVI Conferenza Nazionale SIU Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano tenutosi a Napoli nel 12-14 giugno 2024).
La transizione energetica nelle aree interne: le comunità dell’energia rinnovabile come dispositivi per dare impulso a nuove ecologie territoriali
Monica Bolognesi
;Alessandro Bonifazi;
2025
Abstract
La transizione energetica offre concrete opportunità per “risollevare” le aree interne, ma l’approccio che può garantire l’attivazione di nuove ecologie territoriali e la messa in atto di nuovi modi di abitare più democratici ed equi, si discosta da una visione improntata alla mera compensazione delle carenze di tali territori per mettere al centro gli elementi patrimoniali locali da valorizzare anche in chiave energetica e per promuovere forme multiattoriali e comunitarie di produzione energetica di cui le comunità dell’energia rinnovabile (CER) sono una rappresentazione. Le aree interne, caratterizzate da patrimoni territoriali largamente integri e da infrastrutture sociali fragili, rappresentano contesti territoriali dotati di grandi potenzialità dal punto di vista della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER) da sviluppare in maniera coerente con la tutela e la riproducibilità del patrimonio territoriale, in modo che la produzione energetica locale abbracci il significato di territorializzazione dei cicli delle risorse e si configuri come servizio eco-territoriale dato dal patrimonio. L’analisi del caso studio dell’area interna dei Monti Reatini, articolata nelle tre dimensioni dell’associazione energetica, dello sviluppo locale trainato dalla comunità e della territorializzazione della transizione energetica, evidenzia il potenziale di trasformazione eco-territorialista del sistema energetico locale orientata alla democratizzazione dell’energia e alla generazione di valore aggiunto territoriale e consente di individuare alcuni fattori abilitanti e disabilitanti per la costituzione di CER nelle aree interne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

