Recentemente, le Long-distance Walking Routes (LDWR) sono state promosse per stimolare lo sviluppo economico locale e migliorare l'attrattività delle aree interne. Tuttavia, la promozione istituzionale di queste vie, tramite un approccio top-down, rischia di generare conflitti locali e generare overtourism, impoverimento della vitalità economica e spopolamento. L’articolo discute il metodo del walkshop per lo sviluppo di percorsi al di fuori degli itineraritradizionali, espandendo il concetto di turismo lento e sostenibile per creare opportunità economiche locali e valorizzare comunità fragili. Il potenziale di questo approccio viene analizzato grazie a un caso di studio transfrontaliero tra Europa centrale e orientale, la Via Egnatia. Attraverso il caso studio l’articolo indaga i fattori chiave per il successo e la sostenibilità delle LDWR non convenzionali, come l'interazione tra camminatori e comunità locali, la sensibilizzazione socioculturale e la valorizzazione dei patrimoni storici e culturali. Si analizza inoltre l’efficacia del walkshop nel generare proposte operative per una pianificazione sostenibile e partecipativa dei percorsi, dalle strategie locali agli output a livello nazionale. Questo lavoro contribuisce al dibattito accademico su come promuovere un turismo lento e sostenibile attraverso i cammini, attivando socialmente ed economicamente le aree al di fuori degli itinerari tradizionali.
Cammini e territori. Un approccio walkshop per la rigenerazione culturale e socio-economica / Bruzzone, Francesco; Ariani, Camilla; Motta Zanin, Giulia - In: Cammini, Atti della XXVI Conferenza Nazionale SIU “Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano" / AA.VV. ; [a cura di] M.Zazzi, E.Coppola. - ELETTRONICO. - Roma-Milano : Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti, 2025. - ISBN 978-88-99237-75-2. - pp. 48-55
Cammini e territori. Un approccio walkshop per la rigenerazione culturale e socio-economica
Giulia Motta Zanin
2025
Abstract
Recentemente, le Long-distance Walking Routes (LDWR) sono state promosse per stimolare lo sviluppo economico locale e migliorare l'attrattività delle aree interne. Tuttavia, la promozione istituzionale di queste vie, tramite un approccio top-down, rischia di generare conflitti locali e generare overtourism, impoverimento della vitalità economica e spopolamento. L’articolo discute il metodo del walkshop per lo sviluppo di percorsi al di fuori degli itineraritradizionali, espandendo il concetto di turismo lento e sostenibile per creare opportunità economiche locali e valorizzare comunità fragili. Il potenziale di questo approccio viene analizzato grazie a un caso di studio transfrontaliero tra Europa centrale e orientale, la Via Egnatia. Attraverso il caso studio l’articolo indaga i fattori chiave per il successo e la sostenibilità delle LDWR non convenzionali, come l'interazione tra camminatori e comunità locali, la sensibilizzazione socioculturale e la valorizzazione dei patrimoni storici e culturali. Si analizza inoltre l’efficacia del walkshop nel generare proposte operative per una pianificazione sostenibile e partecipativa dei percorsi, dalle strategie locali agli output a livello nazionale. Questo lavoro contribuisce al dibattito accademico su come promuovere un turismo lento e sostenibile attraverso i cammini, attivando socialmente ed economicamente le aree al di fuori degli itinerari tradizionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

