Al fine di correlare il danneggiamento sulle costruzioni prodotto dal terremoto del Molise del 2002 con i caratteri litostratigrafici e con le proprietà meccaniche dei terreni è stata intrapresa una approfondita campagna di indagini, in sito ed in laboratorio sul sottosuolo di San Giuliano di Puglia (CB). Le indagini sono state orientate sia allo studio del deposito di argille marnose di Toppo Capuana, in corrispondenza delle quali si sono rilevati i maggiori danni all’edificato, sia, in misura minore, della formazione del flysch di Faeto, che di essa costituisce il substrato rigido. Il deposito argillo-marnoso è distinguibile in diversi spessori, differenziati in relazione all’intensità di fessurazione, classificabile secondo un criterio razionale. Le indagini in-situ hanno permesso di riconoscere i caratteri litostratigrafici dell’area di studio e di ricostruire, con diversi metodi, la sezione stratigrafica principale che tiene conto della variabilità di alterazione e fessurazione della porzione argillosa. Tali caratteri, benché non influenzino le proprietà fisiche e mineralogiche dei terreni, sembrano invece condizionarne la risposta meccanica e, in particolare, il comportamento tensio-deformativo influente sulla risposta sismica locale del deposito.
Caratterizzazione geotecnica del sottosuolo di San Giuliano di Puglia / D’Onofrio, A.; Vitone, Claudia; Cotecchia, Federica; Puglia, R.; Santucci de Magistris, F.; Silvestri, F.. - In: RIVISTA ITALIANA DI GEOTECNICA. - ISSN 0557-1405. - 3:(2009), pp. 60-81.
Caratterizzazione geotecnica del sottosuolo di San Giuliano di Puglia
VITONE, Claudia;COTECCHIA, Federica;
2009-01-01
Abstract
Al fine di correlare il danneggiamento sulle costruzioni prodotto dal terremoto del Molise del 2002 con i caratteri litostratigrafici e con le proprietà meccaniche dei terreni è stata intrapresa una approfondita campagna di indagini, in sito ed in laboratorio sul sottosuolo di San Giuliano di Puglia (CB). Le indagini sono state orientate sia allo studio del deposito di argille marnose di Toppo Capuana, in corrispondenza delle quali si sono rilevati i maggiori danni all’edificato, sia, in misura minore, della formazione del flysch di Faeto, che di essa costituisce il substrato rigido. Il deposito argillo-marnoso è distinguibile in diversi spessori, differenziati in relazione all’intensità di fessurazione, classificabile secondo un criterio razionale. Le indagini in-situ hanno permesso di riconoscere i caratteri litostratigrafici dell’area di studio e di ricostruire, con diversi metodi, la sezione stratigrafica principale che tiene conto della variabilità di alterazione e fessurazione della porzione argillosa. Tali caratteri, benché non influenzino le proprietà fisiche e mineralogiche dei terreni, sembrano invece condizionarne la risposta meccanica e, in particolare, il comportamento tensio-deformativo influente sulla risposta sismica locale del deposito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.