Flusso di contaminanti in sottosuoli fratturati: diversi approcci modellistici a confronto in un sito industriale dismesso

L’ex Gasometro situato nell’area cittadina di Bari, presenta uno stato di contaminazione del suolo e della falda, caratteristico degli impianti di produzione di gas. Peculiarità dell’acquifero è che è fratturato e carsico. In questo lavoro si riportano alcune simulazioni effettuate al fine di studiare le condizioni di flusso e di trasporto dei contaminanti e si mettono a confronto i risultati ottenuti. Vengono applicati due approcci distinti: 1) il modello del set parallelo di fratture, con apertura variabile (Masciopinto, 1999); 2) il modello stocastico del continuo, mediante l’utilizzo di Modflow (Ruskauff, 1998). Nel secondo modello le condizioni di anisotropia del mezzo sono espresse attraverso le conducibilità (o le trasmissività) idrauliche dell’intero ammasso. Come contaminante indicatore per le simulazioni è stato selezionato il Fenolo. Tale tipo di sostanza, insieme con i noti BTEX (benzene, toluene, etilbenzene e xylene), rappresentano il risultato di un’attività produttiva svolta per più di un secolo nel sito di studio. Il risultato modellistico è stato verificato tramite l’interpolazione dei valori di RQD desunti durante la trivellazione dei numerosi carotaggi eseguiti nell’area. Quest’ultimi, espressi in modo percentuale, sono stati in grado di localizzare possibili canali erosivi di natura carsica da porre in correlazione con le zone di maggiore accumulo dei contaminanti, individuate con i modelli matematici. I risultati ottenuti evidenziano l’inadeguatezza del “poroso equivalente” nel caso studiato, in quanto sottostima di circa 10 volte la velocità di filtrazione desunta dalle prove di tracciamento in campo. Il lavoro ha infine verificato l’efficacia di un trattamento di bonifica pump & treat per la riduzione della contaminazione nel sottosuolo trascurando, in questa fase di studio, gli effetti prodotti dell’intrusione marina