A cento anni di distanza dalla sua pubblicazione, L’architettura futurista di Antonio Sant’Elia è un manifesto che è necessario rileggere nei suoi contenuti, negli aspetti rimasti nel corso del tempo oscuri o contraddittori, nella ricezione da parte della cultura architettonica italiana e internazionale, negli effetti che ha avuto sulla cultura progettuale e negli esiti ai quali può dare ancora luogo. L’architettura futurista è infatti il modello moderno e contemporaneo di ogni visione avanzata della città. Tutte le utopie urbane del Novecento – dai progetti avveniristici di Mart Stam a quelli di Le Corbusier, dalle proposte megastrutturali e metaboliche degli Anni Sessanta alle proiezioni urbane nell’universo della virtualità – hanno trovato in esso un riferimento essenziale. I contributi dei diversi autori che si interrogano sul Manifesto danno vita a un libro che, in occasione di una ricorrenza storica che non poteva essere ignorata, esprime la speranza di un nuovo inizio per il pensiero della città di domani.
Antonio Sant'Elia: così vicino, così lontano dalla storia / Moschini, Francesco; A. A. V., V. - In: Antonio Sant’Elia. MANIFESTO DELL’ARCHITETTURA FUTURISTA. Considerazioni sul centenario / [a cura di] Franco Purini, Lina Malfona, Monica Manicone. - Roma : Gangemi, 2015. - ISBN 978-88-492-3119-9.
Antonio Sant'Elia: così vicino, così lontano dalla storia
MOSCHINI, Francesco;
2015-01-01
Abstract
A cento anni di distanza dalla sua pubblicazione, L’architettura futurista di Antonio Sant’Elia è un manifesto che è necessario rileggere nei suoi contenuti, negli aspetti rimasti nel corso del tempo oscuri o contraddittori, nella ricezione da parte della cultura architettonica italiana e internazionale, negli effetti che ha avuto sulla cultura progettuale e negli esiti ai quali può dare ancora luogo. L’architettura futurista è infatti il modello moderno e contemporaneo di ogni visione avanzata della città. Tutte le utopie urbane del Novecento – dai progetti avveniristici di Mart Stam a quelli di Le Corbusier, dalle proposte megastrutturali e metaboliche degli Anni Sessanta alle proiezioni urbane nell’universo della virtualità – hanno trovato in esso un riferimento essenziale. I contributi dei diversi autori che si interrogano sul Manifesto danno vita a un libro che, in occasione di una ricorrenza storica che non poteva essere ignorata, esprime la speranza di un nuovo inizio per il pensiero della città di domani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.