Con lo scopo di verificare eventuali variazioni nel tempo della concentrazione del 222Rn nelle acque sottenanee della fascia costiera salentina in differenti condizioni idrodinamiche della falda, abbiamo condotto diversi cicli di misure interessanda alcuni livelli lungo la colonna idrica di un pozzo attestantesi nell'acqua di mare di invasione continentale. Tali livelli idrici sono stati definiti sulla base dí rilievi riguardanti gli aspetti idrochimici ed i meccanismi idrodinamici alla base della circolazione idrica sottenanea della zona, eseguendo anche misure di velocità di filtrazione con radioisotopi. Nette sono risultate le influenze sulle concentrazioni di 222Rn delle oscillazioni periodiche e aperiodiche del livello mare. Dalle indagini è emerso che in tutti i livelli idrici testati si verificano sempre significative variazioni nel tempo delle concentrazioni di 222Rn; nei livelli più superficiali, sono state riscontrate variazioni di concentrazione fra 1600 e 2800 pCi/l, con una tendenza a ridursi progressivamente nei livelli più profondi dove si rilevano valori minimi di 90-100 pCi/l. Gli scarti fra valori massimi e minimi riconosciuti nei periodi di rilevamento sono risultati percentualmente più marcati nei livelli più profondi (circa 400%)che in corrispondenza del livello statico (circa 100 %). Inoltre passando dai livelli più superficiali a quelli più profondi si assiste ad un progressivo sfasamento tra i picchi di massimo e minimo contenuto in 222Rn e quelli delle maree. La totale asismícità della zona, il buon grado di omogeneità in grande della formazione rocciosa e le modeste, ed a volte nulle, variazioni termiche e saline fanno ritenere che a tali variazioni possano anche contribuire:le variazioni più o meno periodiche di alcuni parametri idrochimici,primi fra tutti HCO3 e pH, in grado di indurre evidentemente variazioni del potere di émanazione delle rocce Rn-emittenti; le diverse velocità di filtrazione indotte dalle differenze relative dei carichi del mare e della falda; la mobitità del gas nella falda. In definitiva agli scarti di concentrazione riscontraíi in prefissati livelli idrici possono essere quindi la risultante di oscillazioni di masse di acqua marcate da specifiche concentrazioni di 222Rn.

Variazioni nel tempo della concentrazione del radon presente nelle acque di falda circolanti nell’acquifero costiero salentino / Tinelli, Roccaldo; Cotecchia, V; Tadolini, T; Spizzico, M.. - In: GEOLOGIA APPLICATA E IDROGEOLOGIA. - ISSN 0435-3870. - XXIV:(1989), pp. 211-225.

Variazioni nel tempo della concentrazione del radon presente nelle acque di falda circolanti nell’acquifero costiero salentino

Tinelli, Roccaldo;
1989-01-01

Abstract

Con lo scopo di verificare eventuali variazioni nel tempo della concentrazione del 222Rn nelle acque sottenanee della fascia costiera salentina in differenti condizioni idrodinamiche della falda, abbiamo condotto diversi cicli di misure interessanda alcuni livelli lungo la colonna idrica di un pozzo attestantesi nell'acqua di mare di invasione continentale. Tali livelli idrici sono stati definiti sulla base dí rilievi riguardanti gli aspetti idrochimici ed i meccanismi idrodinamici alla base della circolazione idrica sottenanea della zona, eseguendo anche misure di velocità di filtrazione con radioisotopi. Nette sono risultate le influenze sulle concentrazioni di 222Rn delle oscillazioni periodiche e aperiodiche del livello mare. Dalle indagini è emerso che in tutti i livelli idrici testati si verificano sempre significative variazioni nel tempo delle concentrazioni di 222Rn; nei livelli più superficiali, sono state riscontrate variazioni di concentrazione fra 1600 e 2800 pCi/l, con una tendenza a ridursi progressivamente nei livelli più profondi dove si rilevano valori minimi di 90-100 pCi/l. Gli scarti fra valori massimi e minimi riconosciuti nei periodi di rilevamento sono risultati percentualmente più marcati nei livelli più profondi (circa 400%)che in corrispondenza del livello statico (circa 100 %). Inoltre passando dai livelli più superficiali a quelli più profondi si assiste ad un progressivo sfasamento tra i picchi di massimo e minimo contenuto in 222Rn e quelli delle maree. La totale asismícità della zona, il buon grado di omogeneità in grande della formazione rocciosa e le modeste, ed a volte nulle, variazioni termiche e saline fanno ritenere che a tali variazioni possano anche contribuire:le variazioni più o meno periodiche di alcuni parametri idrochimici,primi fra tutti HCO3 e pH, in grado di indurre evidentemente variazioni del potere di émanazione delle rocce Rn-emittenti; le diverse velocità di filtrazione indotte dalle differenze relative dei carichi del mare e della falda; la mobitità del gas nella falda. In definitiva agli scarti di concentrazione riscontraíi in prefissati livelli idrici possono essere quindi la risultante di oscillazioni di masse di acqua marcate da specifiche concentrazioni di 222Rn.
1989
Variazioni nel tempo della concentrazione del radon presente nelle acque di falda circolanti nell’acquifero costiero salentino / Tinelli, Roccaldo; Cotecchia, V; Tadolini, T; Spizzico, M.. - In: GEOLOGIA APPLICATA E IDROGEOLOGIA. - ISSN 0435-3870. - XXIV:(1989), pp. 211-225.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/923
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