Gli oltre venti anni intercorsi fra la fine del primo conflitto bellico e lo scoppio della seconda guerra mondiale segnati, com'è bene noto, dall'avvento del regime fascista non sono trascorsi senza lasciare tracce profonde nell'assetto della città di Bari. Infatti, i grandi interventi che hanno stravolto l'aspetto secolare della città antica come quello più recente della città ottocentesca, determinando per tanti versi la morfologia della Bari attuale in tutte le sue contraddizioni sono condotti, nel ventennio fascista, da un ben segnato progetto politico, ideologico e architettonico. I caratteri della città di Bari durante il ventennio ci portano a riflettere su e in quali termini debba essere valutato il rapporto che lega le vicende dell'Italia post-bellica con quelle del fascismo. Motivazioni e scelte politico-ideologiche di portata e intensità notevoli sono sottese a questo nodo che, solo per comodità espositiva, può essere indicato come un tratto del dibattito sul tema sempre aperto della continuità - rottura fra la città antica e la 'nuova' Bari e ne rendono complessi, difficili lo stesso andamento nonché, di conseguenza, la sua intelligibilità. E subito balza all'evidenza un'altra questione, cioè in che senso si possa eventualmente parlare per Bari di una «città fascista». È questa una questione che costituisce un interrogativo per molti degli approcci e punti di vista adattabili per un'analisi sia in termini ideologici che di «quadro» delle realizzazioni di fatto attuate. Rimandando una risposta meno succinta al complesso di questo lavoro, il saggio in questione considera tredici edifici studiati nel territorio urbano di Bari, più o meno monumentali, ma sempre con particolarità e pregi architettonici, e comunque anche se indagati, mai sottoposti ad osservazioni specifiche e particolari. Sotto forma di schede illustrative, sono stati raccolti, oltre alle indicazioni sull'ubicazione dell'edificio interessato sul territorio comunale, storia e componente architettonica, dettagli costruttivi, peculiarità e unitamente, ove è stato possibile, un profilo dell'architetto progettista. Fondamentali si sono ritenute, per questa compilazione, le indicazioni sulle componenti strutturali, ed è stata evidenziata l'attenzione progettuale per i mate¬riali utilizzati in questi edifici. Tutto correlato da un rilievo fotografico e particolari architettonici rilevati, quasi sempre di facciata.
Modernismo a Bari. Tredici esempi di architettura civile degli anni ’30 / Spinelli, Domenico - In: La nuova edilizia a Bari: architettura tra le due guerre / [a cura di] Livia Semerari. - STAMPA. - Bari : Adda, 2007. - ISBN 9788880827245. - pp. 129-252
Modernismo a Bari. Tredici esempi di architettura civile degli anni ’30
Spinelli, Domenico
2007-01-01
Abstract
Gli oltre venti anni intercorsi fra la fine del primo conflitto bellico e lo scoppio della seconda guerra mondiale segnati, com'è bene noto, dall'avvento del regime fascista non sono trascorsi senza lasciare tracce profonde nell'assetto della città di Bari. Infatti, i grandi interventi che hanno stravolto l'aspetto secolare della città antica come quello più recente della città ottocentesca, determinando per tanti versi la morfologia della Bari attuale in tutte le sue contraddizioni sono condotti, nel ventennio fascista, da un ben segnato progetto politico, ideologico e architettonico. I caratteri della città di Bari durante il ventennio ci portano a riflettere su e in quali termini debba essere valutato il rapporto che lega le vicende dell'Italia post-bellica con quelle del fascismo. Motivazioni e scelte politico-ideologiche di portata e intensità notevoli sono sottese a questo nodo che, solo per comodità espositiva, può essere indicato come un tratto del dibattito sul tema sempre aperto della continuità - rottura fra la città antica e la 'nuova' Bari e ne rendono complessi, difficili lo stesso andamento nonché, di conseguenza, la sua intelligibilità. E subito balza all'evidenza un'altra questione, cioè in che senso si possa eventualmente parlare per Bari di una «città fascista». È questa una questione che costituisce un interrogativo per molti degli approcci e punti di vista adattabili per un'analisi sia in termini ideologici che di «quadro» delle realizzazioni di fatto attuate. Rimandando una risposta meno succinta al complesso di questo lavoro, il saggio in questione considera tredici edifici studiati nel territorio urbano di Bari, più o meno monumentali, ma sempre con particolarità e pregi architettonici, e comunque anche se indagati, mai sottoposti ad osservazioni specifiche e particolari. Sotto forma di schede illustrative, sono stati raccolti, oltre alle indicazioni sull'ubicazione dell'edificio interessato sul territorio comunale, storia e componente architettonica, dettagli costruttivi, peculiarità e unitamente, ove è stato possibile, un profilo dell'architetto progettista. Fondamentali si sono ritenute, per questa compilazione, le indicazioni sulle componenti strutturali, ed è stata evidenziata l'attenzione progettuale per i mate¬riali utilizzati in questi edifici. Tutto correlato da un rilievo fotografico e particolari architettonici rilevati, quasi sempre di facciata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.