Obiettivo del laboratorio di progettazione al secondo anno è fornire allo studente strumenti per il progetto dello uno spazio urbano inteso come sintesi del complessi rapporti della città storica stratificata. Il percorso conoscitivo parte dall’analisi dei caratteri tipo-morfologici della città intesa come organismo urbano sino alla comprensione del dettaglio architettonico e dell’elemento costruttivo. I criteri della progettazione urbana sono quelli desunti dalla esperienza della città storica: rapporti alto-volumetrici, pieni e vuoti, tipo edilizio, sistemi aggregativi e costruttivi. I casi studio sono le piccole e medie città della provincia di Bari - Puglia , scelti come campione per la presenza singolare di aree complesse irrisolte in attesa di riqualificazione. La forma urbis della città deriva la sua natura dalla presenza della costa e/o delle lame o particolari configurazioni morfologiche. All’interno della città antica vengono individuate delle aree sulle quali svolgere l’esercizio di progetto. Le aree devono sinteticamente rappresentare forte valore di “luogo” e manifestare o celare temi generali di architettura come: Sistema di aree libere: la piazza vuoto urbano per eccellenza. Queste aree rappresenta i punto di convergenza dei percorsi principali storici di fondazione. Le aree si configurano il più delle volete come una successione di spazi vuoti, ciascuno con caratteri e vocazioni proprie. E’ necessario che l’area sia caratterizzata dalla presenza di elementi storico-monumetali (cattedrali, monasteri, palazzi nobiliari) dove il vuoto è risultato di demolizione di interi isolati e/o parti di esso Il progetto promuove il tema della strada e/o della piazza. Il sistema delle aree edificate: la costruzione dell’isolato Queste aree sono individuate all’interno di un tessuto fortemente caratterizzato e dove crolli e successive trasformazioni hanno modificato sostanzialmente la struttura originaria. Il tema che propone questa area è la definizione del limite, la definizione di un tracciato viario, completamento dell’isolato. Il progetto approfondisce il tema della facciata urbana come quinta che definisce lo spazio monumentale. La scala del manufatto architettonico Queste aree complessa e di piccole dimensioni, devono la loro forma attuale ai numerosi crolli e a successivi parziali interventi. Spesso queste aree sono caratterizzate dalla presenza di una cortina muraria di case a “schiera” ridotta a rudere la cui giacitura si differenzia dal tessuto circostante. Tale particolare forma ha condizionato l’esito formale e tipologico dei progetti. Il progetto approfondisce l’esperienza il tema relativo ai caratteri costruttivi, formali e distributivi.

Le forme dell'abitare: esperienze didattiche / Ficarelli, Loredana - In: Community/architecture57: contributi di ricerca di ambito internazionale / [a cura di] Prandi, E. - Parma : Casa editrice del festival delll'architettura di Parma, 2010. - ISBN 88-89739-14-2. - pp. 84-87

Le forme dell'abitare: esperienze didattiche

FICARELLI, Loredana
2010-01-01

Abstract

Obiettivo del laboratorio di progettazione al secondo anno è fornire allo studente strumenti per il progetto dello uno spazio urbano inteso come sintesi del complessi rapporti della città storica stratificata. Il percorso conoscitivo parte dall’analisi dei caratteri tipo-morfologici della città intesa come organismo urbano sino alla comprensione del dettaglio architettonico e dell’elemento costruttivo. I criteri della progettazione urbana sono quelli desunti dalla esperienza della città storica: rapporti alto-volumetrici, pieni e vuoti, tipo edilizio, sistemi aggregativi e costruttivi. I casi studio sono le piccole e medie città della provincia di Bari - Puglia , scelti come campione per la presenza singolare di aree complesse irrisolte in attesa di riqualificazione. La forma urbis della città deriva la sua natura dalla presenza della costa e/o delle lame o particolari configurazioni morfologiche. All’interno della città antica vengono individuate delle aree sulle quali svolgere l’esercizio di progetto. Le aree devono sinteticamente rappresentare forte valore di “luogo” e manifestare o celare temi generali di architettura come: Sistema di aree libere: la piazza vuoto urbano per eccellenza. Queste aree rappresenta i punto di convergenza dei percorsi principali storici di fondazione. Le aree si configurano il più delle volete come una successione di spazi vuoti, ciascuno con caratteri e vocazioni proprie. E’ necessario che l’area sia caratterizzata dalla presenza di elementi storico-monumetali (cattedrali, monasteri, palazzi nobiliari) dove il vuoto è risultato di demolizione di interi isolati e/o parti di esso Il progetto promuove il tema della strada e/o della piazza. Il sistema delle aree edificate: la costruzione dell’isolato Queste aree sono individuate all’interno di un tessuto fortemente caratterizzato e dove crolli e successive trasformazioni hanno modificato sostanzialmente la struttura originaria. Il tema che propone questa area è la definizione del limite, la definizione di un tracciato viario, completamento dell’isolato. Il progetto approfondisce il tema della facciata urbana come quinta che definisce lo spazio monumentale. La scala del manufatto architettonico Queste aree complessa e di piccole dimensioni, devono la loro forma attuale ai numerosi crolli e a successivi parziali interventi. Spesso queste aree sono caratterizzate dalla presenza di una cortina muraria di case a “schiera” ridotta a rudere la cui giacitura si differenzia dal tessuto circostante. Tale particolare forma ha condizionato l’esito formale e tipologico dei progetti. Il progetto approfondisce l’esperienza il tema relativo ai caratteri costruttivi, formali e distributivi.
2010
Community/architecture57: contributi di ricerca di ambito internazionale
88-89739-14-2
Casa editrice del festival delll'architettura di Parma
Le forme dell'abitare: esperienze didattiche / Ficarelli, Loredana - In: Community/architecture57: contributi di ricerca di ambito internazionale / [a cura di] Prandi, E. - Parma : Casa editrice del festival delll'architettura di Parma, 2010. - ISBN 88-89739-14-2. - pp. 84-87
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/11046
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