Quando si pensa alle coste ed al loro rapporto con gli ambiti urbanizzati, si pensa a luoghi di degrado e marginalizzazione prodotti, in passato, dall’insensibilità delle amministrazioni e dalla mancanza di cultura da parte della popolazione. Per porre fine a tale situazione, a partire dal 1977, lo Stato ha avviato il processo di trasferimento dei poteri, in materia di ambiente marino, alle Regioni. Sono stati individuati dei criteri univoci di redazione dei cosiddetti Piani Comunali delle Coste, con il fine di tutelare ed uniformare gli obiettivi regionali, e quindi co-munali, di programmazione e pianificazione. I Piani, realizzati seguendo i criteri così indi-viduati, presentando una forte connotazione turistica, sono risultati troppo settoriali e poco ade-renti alle effettive relazioni che intercorrono fra gli arenili ed il territorio circostante, dando luo-go a conflittualità e pregiudizio. L’obiettivo del presente studio è consistito nella definizione di tutti gli “indicatori” necessari ad elaborare una “carta” che individui le aree, con classe crescen-te, di “sensibilità” al degrado costiero. L’approccio usato è consistito nella ricostruzione delle relazioni che intercorrono fra i tre attori principali della dinamica costiera, ovvero: terra – mare – uomo. La necessità di pianificare e gestire la costa in maniera più aderente alle istanze, sia so-ciali sia ambientali, ci ha condotti a sviluppare una metodica multidisciplinare tra Pianificazione urbanistica (analisi degli effetti dell’urbanizzazione sul territorio costiero) ed Idraulica marittima (analisi degli effetti che il mare esercita sul litorale); i dati ottenuti, sono stati resi omogenei da Valutazioni Multicriteri (con il metodo Saaty) ed implementati in un Sistema In-formativo Geografico che, per la sua versatilità di gestione ed elaborazione di dati, sia grafici sia numerici, ci ha consentito, attraverso un processo di costruzione di mappe di Pericolosità e Vulnerabilità al degrado costiero e sovrapposizione delle stesse (overlay mapping), di costruire la mappa finale della Sensibilità al degrado costiero; la rappresentazione cartografica, che ne evidenzia la suddivisione nelle diverse classi riscontrate, consentendo una facile interpretazione dei risultati. A differenza delle metodologie classiche, il metodo da noi sviluppato ci ha con-sentito di valutare e cogliere le molteplici sfumature dei fattori che hanno concorso alla Vulne-rabilità, alla Pericolosità o in alcuni casi ad entrambe. I risultati ottenuti ci hanno consentito di ottenere uno strumento versatile, di monitoraggio, gestione e pianificazione delle coste in gene-rale ed in particolare per il Comune di Monopoli,oggetto di studio, caratterizzato da un litorale diffusamente eroso e soggetto a crolli, sia per cause naturali sia per effetto dell’interferenza antropica con il sistema delle lame che ha di fatto negli anni notevolmente ridotto l’apporto so-lido a valle del gradone murgiano.
Pressione Antropica ed Erosione costiera Problematiche di Pianificazione e Valutazione Ambientale – Il caso di Monopoli / A., Di Giuro; Mossa, Michele; Selicato, Francesco; Torre, Carmelo Maria - In: Analisi e Modelli per la Pianificazione / [a cura di] A. Cecchini, A. Plaisant. - MILANO : FrancoAngeli, 2005. - ISBN 88-464-7095-8.
Pressione Antropica ed Erosione costiera Problematiche di Pianificazione e Valutazione Ambientale – Il caso di Monopoli
MOSSA, Michele;SELICATO, Francesco;TORRE, Carmelo Maria
2005-01-01
Abstract
Quando si pensa alle coste ed al loro rapporto con gli ambiti urbanizzati, si pensa a luoghi di degrado e marginalizzazione prodotti, in passato, dall’insensibilità delle amministrazioni e dalla mancanza di cultura da parte della popolazione. Per porre fine a tale situazione, a partire dal 1977, lo Stato ha avviato il processo di trasferimento dei poteri, in materia di ambiente marino, alle Regioni. Sono stati individuati dei criteri univoci di redazione dei cosiddetti Piani Comunali delle Coste, con il fine di tutelare ed uniformare gli obiettivi regionali, e quindi co-munali, di programmazione e pianificazione. I Piani, realizzati seguendo i criteri così indi-viduati, presentando una forte connotazione turistica, sono risultati troppo settoriali e poco ade-renti alle effettive relazioni che intercorrono fra gli arenili ed il territorio circostante, dando luo-go a conflittualità e pregiudizio. L’obiettivo del presente studio è consistito nella definizione di tutti gli “indicatori” necessari ad elaborare una “carta” che individui le aree, con classe crescen-te, di “sensibilità” al degrado costiero. L’approccio usato è consistito nella ricostruzione delle relazioni che intercorrono fra i tre attori principali della dinamica costiera, ovvero: terra – mare – uomo. La necessità di pianificare e gestire la costa in maniera più aderente alle istanze, sia so-ciali sia ambientali, ci ha condotti a sviluppare una metodica multidisciplinare tra Pianificazione urbanistica (analisi degli effetti dell’urbanizzazione sul territorio costiero) ed Idraulica marittima (analisi degli effetti che il mare esercita sul litorale); i dati ottenuti, sono stati resi omogenei da Valutazioni Multicriteri (con il metodo Saaty) ed implementati in un Sistema In-formativo Geografico che, per la sua versatilità di gestione ed elaborazione di dati, sia grafici sia numerici, ci ha consentito, attraverso un processo di costruzione di mappe di Pericolosità e Vulnerabilità al degrado costiero e sovrapposizione delle stesse (overlay mapping), di costruire la mappa finale della Sensibilità al degrado costiero; la rappresentazione cartografica, che ne evidenzia la suddivisione nelle diverse classi riscontrate, consentendo una facile interpretazione dei risultati. A differenza delle metodologie classiche, il metodo da noi sviluppato ci ha con-sentito di valutare e cogliere le molteplici sfumature dei fattori che hanno concorso alla Vulne-rabilità, alla Pericolosità o in alcuni casi ad entrambe. I risultati ottenuti ci hanno consentito di ottenere uno strumento versatile, di monitoraggio, gestione e pianificazione delle coste in gene-rale ed in particolare per il Comune di Monopoli,oggetto di studio, caratterizzato da un litorale diffusamente eroso e soggetto a crolli, sia per cause naturali sia per effetto dell’interferenza antropica con il sistema delle lame che ha di fatto negli anni notevolmente ridotto l’apporto so-lido a valle del gradone murgiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.