Obiettivo della riflessione è la ricostruzione di un quadro generale della funzione degli spazi pubblici nello specifico caso della città di Bari e la definizione del ruolo che questi hanno avuto nel corpo della comunità nonché il peso ad essi attribuito dall’agenda della politica locale considerando un arco di tempo significativo per cogliere caratteri costanti e cambiamenti, corrispondente approssimativamente alle ultime 5 consigliature. I parametri e le cornici ritenuti coerenti a definire questo quadro sono stati: a) le logiche politico-amministrative che hanno disegnato l’attuale mappa degli spazi pubblici della città; b) i temi rilevanti per la comunità locale inerenti allo spazio pubblico urbano, evidenziati dai dibattiti pubblici o dalle tensioni sociali aperti su tali spazi – storici o nuovi; d) le fondamentali dinamiche d’uso sociale legate a questi spazi, determinanti a seconda dei casi il successo o il fallimento dei presupposti progettuali, il relativo ciclo di vita, l’emergenza di effetti non previsti, ecc. Relativamente alle dinamiche sociali e politiche che hanno portato all’attuale configurazione della trama degli spazi pubblici urbani, si è cercato di dare anche una risposta ad alcune questioni di portata più ampia, macro questioni dal carattere anche controverso. Una certamente può essere sintetizzata con la tesi secondo la quale ci troveremmo in una fase della storia della città che più di tutte ha creato e recuperato spazi pubblici ma che ha perso nello stesso tempo gli utilizzatori di tali spazi. A verifica di una tale tesi è stata condotta un'analisi sistematica degli spazi pubblici sovra e sottoutilizzati di Bari - utilizzando metodi di rilevazioni sul campo basati sull'osservazione. Una seconda questione è relativa invece alla declinazione locale della crisi generalizzata del soggetto pubblico locale come principale attore nella realizzazione delle opere e quindi anche degli spazi definiti pubblici. Come per altri casi urbani a Bari in effetti la produzione e la gestione di spazio pubblico nell’arco di tempo considerato sono rientrati sempre meno tra gli interventi diretti del soggetto pubblico e sempre più nell’azione dei privati, fortemente interessati a partecipare ai processi di trasformazione della città. L'ipotesi emersa induttivamente sulla base dell'analisi localizzata - ma che andrebbe verificata su un campione più ampio ed eterogeneo di casi - porterebbe a mettere in relazione tale tendenza alla ‘privatizzazione’ con peculiari declinazioni estetiche e funzionali dei 'nuovi' spazi pubblici.

Vecchie e nuove generazioni di spazi pubblici / Bisciglia, Sergio. - STAMPA. - (2013), pp. 21-62.

Vecchie e nuove generazioni di spazi pubblici

Bisciglia, Sergio
2013-01-01

Abstract

Obiettivo della riflessione è la ricostruzione di un quadro generale della funzione degli spazi pubblici nello specifico caso della città di Bari e la definizione del ruolo che questi hanno avuto nel corpo della comunità nonché il peso ad essi attribuito dall’agenda della politica locale considerando un arco di tempo significativo per cogliere caratteri costanti e cambiamenti, corrispondente approssimativamente alle ultime 5 consigliature. I parametri e le cornici ritenuti coerenti a definire questo quadro sono stati: a) le logiche politico-amministrative che hanno disegnato l’attuale mappa degli spazi pubblici della città; b) i temi rilevanti per la comunità locale inerenti allo spazio pubblico urbano, evidenziati dai dibattiti pubblici o dalle tensioni sociali aperti su tali spazi – storici o nuovi; d) le fondamentali dinamiche d’uso sociale legate a questi spazi, determinanti a seconda dei casi il successo o il fallimento dei presupposti progettuali, il relativo ciclo di vita, l’emergenza di effetti non previsti, ecc. Relativamente alle dinamiche sociali e politiche che hanno portato all’attuale configurazione della trama degli spazi pubblici urbani, si è cercato di dare anche una risposta ad alcune questioni di portata più ampia, macro questioni dal carattere anche controverso. Una certamente può essere sintetizzata con la tesi secondo la quale ci troveremmo in una fase della storia della città che più di tutte ha creato e recuperato spazi pubblici ma che ha perso nello stesso tempo gli utilizzatori di tali spazi. A verifica di una tale tesi è stata condotta un'analisi sistematica degli spazi pubblici sovra e sottoutilizzati di Bari - utilizzando metodi di rilevazioni sul campo basati sull'osservazione. Una seconda questione è relativa invece alla declinazione locale della crisi generalizzata del soggetto pubblico locale come principale attore nella realizzazione delle opere e quindi anche degli spazi definiti pubblici. Come per altri casi urbani a Bari in effetti la produzione e la gestione di spazio pubblico nell’arco di tempo considerato sono rientrati sempre meno tra gli interventi diretti del soggetto pubblico e sempre più nell’azione dei privati, fortemente interessati a partecipare ai processi di trasformazione della città. L'ipotesi emersa induttivamente sulla base dell'analisi localizzata - ma che andrebbe verificata su un campione più ampio ed eterogeneo di casi - porterebbe a mettere in relazione tale tendenza alla ‘privatizzazione’ con peculiari declinazioni estetiche e funzionali dei 'nuovi' spazi pubblici.
2013
Silenzi e suoni della città che cambia. Bari e gli spazi pubblici della contemporaneità
978-88-204-5822-5
FrancoAngeli
Vecchie e nuove generazioni di spazi pubblici / Bisciglia, Sergio. - STAMPA. - (2013), pp. 21-62.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/13055
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