Tra i paesaggi dello scarto - i drosscapes, nell’accezione di Alan Berger -, quelli estrattivi si pongono tra i luoghi più fertili per attuare nuove modalità di intervento, nelle quali poter declinare al meglio la regola delle 3R (Riduci/Riusa/Ricicla), come nuovi paradigmi del progetto urbanistico orientato alla riqualificazione ecologica. I paesaggi delle cave sono tra i drosscapes pugliesi di maggior valore identitario ed economico, sia per tradizione estrattiva, che per il volume di materiale estratto, soprattutto nei tre grandi bacini di Apricena, Trani e Cursi-Melpignano: proprio per questo il territorio di Apricena è stato scelto dagli scriventi come caso studio per la ricerca Prin Recycle UNINA – Poliba. Si ribadisce che il campo di lavoro è quello dei drosscapes, intesi come spazi di rifiuto e di marginalizzazione nelle pratiche di produzione del paesaggio. In questa fase storica in Puglia, i luoghi dell’estrazione vivono una nuova condizione dovuta a maggiori attenzioni che le politiche di assetto del territorio propongono e alla crisi dei vecchi processi estrattivi e produttivi della pietra da costruzione. Tale condizione che si potrebbe definire di Riduzione, porta gli operatori a rivolgersi al Riciclo di materiali un tempo considerati di scarto, quale precondizione per il Riuso dei grandi spazi delle cave dismesse. L’apertura e la conquista di nuovi mercati internazionali – preoccupazione costante del nuovo Distretto Lapideo Regionale – devono portare a innovazioni di processo e di prodotto che comportino nuove forme di “coltivazione” delle cave, che impongano l’internalizzazione del progetto di recupero della cava dismessa, già in fase di apertura della cava stessa. L’indagine in corso sul bacino estrattivo Apricena – Lesina – Poggio Imperiale (area garganica) si sviluppa all’interno della ricerca PRIN, cogliendo l’occasione di un rinnovamento della stagione di pianificazione urbanistica, del paesaggio e dell’attività estrattiva che ha investito il territorio in oggetto Gli obiettivi generali di tale sperimentazione indagano la possibilità dell’attività estrattiva di innescare nuove economie sul territorio, attraverso una razionalizzazione della filiera estrazione-lavorazione-commercializzazione del materiale lapideo e il coinvolgimento di tutti gli attori del paesaggio estrattivo, dai cavatori ai buyers passando dai trasformatori del prodotto e i progettisti.

Riduzione/Riuso/Riciclo nei paesaggi estrattivi pugliesi: un’opportunità di progetto / Martinelli, Nicola; Greco, F; Marocco, F.. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 27:(2013), pp. 1-8.

Riduzione/Riuso/Riciclo nei paesaggi estrattivi pugliesi: un’opportunità di progetto

MARTINELLI, Nicola;
2013-01-01

Abstract

Tra i paesaggi dello scarto - i drosscapes, nell’accezione di Alan Berger -, quelli estrattivi si pongono tra i luoghi più fertili per attuare nuove modalità di intervento, nelle quali poter declinare al meglio la regola delle 3R (Riduci/Riusa/Ricicla), come nuovi paradigmi del progetto urbanistico orientato alla riqualificazione ecologica. I paesaggi delle cave sono tra i drosscapes pugliesi di maggior valore identitario ed economico, sia per tradizione estrattiva, che per il volume di materiale estratto, soprattutto nei tre grandi bacini di Apricena, Trani e Cursi-Melpignano: proprio per questo il territorio di Apricena è stato scelto dagli scriventi come caso studio per la ricerca Prin Recycle UNINA – Poliba. Si ribadisce che il campo di lavoro è quello dei drosscapes, intesi come spazi di rifiuto e di marginalizzazione nelle pratiche di produzione del paesaggio. In questa fase storica in Puglia, i luoghi dell’estrazione vivono una nuova condizione dovuta a maggiori attenzioni che le politiche di assetto del territorio propongono e alla crisi dei vecchi processi estrattivi e produttivi della pietra da costruzione. Tale condizione che si potrebbe definire di Riduzione, porta gli operatori a rivolgersi al Riciclo di materiali un tempo considerati di scarto, quale precondizione per il Riuso dei grandi spazi delle cave dismesse. L’apertura e la conquista di nuovi mercati internazionali – preoccupazione costante del nuovo Distretto Lapideo Regionale – devono portare a innovazioni di processo e di prodotto che comportino nuove forme di “coltivazione” delle cave, che impongano l’internalizzazione del progetto di recupero della cava dismessa, già in fase di apertura della cava stessa. L’indagine in corso sul bacino estrattivo Apricena – Lesina – Poggio Imperiale (area garganica) si sviluppa all’interno della ricerca PRIN, cogliendo l’occasione di un rinnovamento della stagione di pianificazione urbanistica, del paesaggio e dell’attività estrattiva che ha investito il territorio in oggetto Gli obiettivi generali di tale sperimentazione indagano la possibilità dell’attività estrattiva di innescare nuove economie sul territorio, attraverso una razionalizzazione della filiera estrazione-lavorazione-commercializzazione del materiale lapideo e il coinvolgimento di tutti gli attori del paesaggio estrattivo, dai cavatori ai buyers passando dai trasformatori del prodotto e i progettisti.
2013
Riduzione/Riuso/Riciclo nei paesaggi estrattivi pugliesi: un’opportunità di progetto / Martinelli, Nicola; Greco, F; Marocco, F.. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 27:(2013), pp. 1-8.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/16475
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