L’obiettivo della progettazione delle grandi aree di parcheggio non deve essere esclusivamente la determinazione del numero di posti auto necessario e della loro posizione geometrica ottimale; tale progettazione va inquadrata in un contesto molto più generale che includa lo studio dell’organizzazione interna della zona in esame, fino a considerare le interazioni della stessa con la rete viaria circostante, e il modo con cui quest’ultima riesce ad assorbire l’incremento di flusso veicolare aggiuntivo generato dai parcheggi. A causa della mancanza di norme o leggi che impongano il rispetto di determinati canoni, spesso il problema viene sottovalutato in fase di progettazione. Gli effetti di tale modo di procedere sono purtroppo evidenti fin dal primo momento in cui l’area di parcheggio entra in funzione: o si ha un abbondante sovradimensionamento delle due strutture, oppure si manifestano lunghe code di veicoli, congestione e, quindi, una bassa qualità della circolazione. Nello studio si descriverà una metodologia in grado di prendere in considerazione tutti i fattori in gioco, in modo da verificare la qualità della circolazione all’esterno dell’area di parcheggio. A causa dell’elevato numero di grandezze in gioco, la metodologia richiede il supporto di metodi osservazionali, in grado di fissare o per lo meno limitare tale variabilità. Il problema va inquadrato in un più ampio campo d’indagine che includa le interazioni con il territorio. Se è vero che con il piano dei trasporti va ricercata una ridefinizione dei sistemi di trasporto infrastrutturale, con il potenziamento mirato del reticolo viario e le relative interconnessioni, se è vero che tale ridefinizione deve assolvere al duplice ruolo di potenziare i collegamenti veloci e soddisfare la domanda di mobilità di massa nelle città, è anche vero che “la mobilità di massa delle città” diventa una questione “centrale” che, se non risolta, metterebbe in crisi un qualsiasi discorso di pianificazione più generale. L’inserimento delle aree di parcheggio dei grossi impianti nel contesto territoriale è quindi tema di grande importanza al fine di garantire una certa fluidità del traffico nei punti nodali manifestantisi in corrispondenza delle intersezioni con la viabilità, sia per coloro che non sono interessati dal parcheggio che per quelli che ne usufruiscono. L’approccio osservazionale adottato in questo studio ha consentito di proporre una originale metodologia per il dimensionamento della viabilità adiacente all’area di parcheggio, nonché di valutare l’applicabilità della teoria “Fuzzy” al controllo delle intersezioni non semaforizzate; chiaramente tale approccio necessita di ulteriori sperimentazioni fatte in aree di parcheggio con degli sbocchi sulla viabilità non regolati da impianto semaforico. L’analisi sperimentale ha consentito di approfondire lo studio delle interferenze interne e la valutazione della qualità della circolazione e del livello di servizio delle strade adiacenti al parcheggio.
Analisi delle interazioni tra viabilità e grandi parcheggi / Colonna, Pasquale; Ranieri, Vittorio. - (2001). (Intervento presentato al convegno Input 2001 - Seconda conferenza nazionale su informatica, e pianificazione urbana e territoriale tenutosi a ISOLE TREMITI nel 27/29 giugno 2001).
Analisi delle interazioni tra viabilità e grandi parcheggi
COLONNA, Pasquale;RANIERI, Vittorio
2001-01-01
Abstract
L’obiettivo della progettazione delle grandi aree di parcheggio non deve essere esclusivamente la determinazione del numero di posti auto necessario e della loro posizione geometrica ottimale; tale progettazione va inquadrata in un contesto molto più generale che includa lo studio dell’organizzazione interna della zona in esame, fino a considerare le interazioni della stessa con la rete viaria circostante, e il modo con cui quest’ultima riesce ad assorbire l’incremento di flusso veicolare aggiuntivo generato dai parcheggi. A causa della mancanza di norme o leggi che impongano il rispetto di determinati canoni, spesso il problema viene sottovalutato in fase di progettazione. Gli effetti di tale modo di procedere sono purtroppo evidenti fin dal primo momento in cui l’area di parcheggio entra in funzione: o si ha un abbondante sovradimensionamento delle due strutture, oppure si manifestano lunghe code di veicoli, congestione e, quindi, una bassa qualità della circolazione. Nello studio si descriverà una metodologia in grado di prendere in considerazione tutti i fattori in gioco, in modo da verificare la qualità della circolazione all’esterno dell’area di parcheggio. A causa dell’elevato numero di grandezze in gioco, la metodologia richiede il supporto di metodi osservazionali, in grado di fissare o per lo meno limitare tale variabilità. Il problema va inquadrato in un più ampio campo d’indagine che includa le interazioni con il territorio. Se è vero che con il piano dei trasporti va ricercata una ridefinizione dei sistemi di trasporto infrastrutturale, con il potenziamento mirato del reticolo viario e le relative interconnessioni, se è vero che tale ridefinizione deve assolvere al duplice ruolo di potenziare i collegamenti veloci e soddisfare la domanda di mobilità di massa nelle città, è anche vero che “la mobilità di massa delle città” diventa una questione “centrale” che, se non risolta, metterebbe in crisi un qualsiasi discorso di pianificazione più generale. L’inserimento delle aree di parcheggio dei grossi impianti nel contesto territoriale è quindi tema di grande importanza al fine di garantire una certa fluidità del traffico nei punti nodali manifestantisi in corrispondenza delle intersezioni con la viabilità, sia per coloro che non sono interessati dal parcheggio che per quelli che ne usufruiscono. L’approccio osservazionale adottato in questo studio ha consentito di proporre una originale metodologia per il dimensionamento della viabilità adiacente all’area di parcheggio, nonché di valutare l’applicabilità della teoria “Fuzzy” al controllo delle intersezioni non semaforizzate; chiaramente tale approccio necessita di ulteriori sperimentazioni fatte in aree di parcheggio con degli sbocchi sulla viabilità non regolati da impianto semaforico. L’analisi sperimentale ha consentito di approfondire lo studio delle interferenze interne e la valutazione della qualità della circolazione e del livello di servizio delle strade adiacenti al parcheggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.