La stima della resistenza del calcestruzzo di strutture esistenti può essere effettuata con prove distruttive (carotaggi) integrate, in modo opportuno, da informazioni qualitative ottenute mediante prove non distruttive (PND). Un aspetto delicato consiste nello stabilire rapporti affidabili tra i risultati delle PND, i carotaggi ed i valori della resistenza in situ del calcestruzzo. Nella nota vengono preliminarmente analizzati i fattori che maggiormente condizionano la resistenza in situ dedotta dai carotaggi, attraverso una analisi comparativa delle diverse formulazioni presenti in bibliografia per l’elaborazione dei dati. A valle delle osservazioni sulla variabilità dei risultati ottenuti, è proposta una metodologia finalizzata alla stima di un coefficiente correttivo, denominato dagli autori “CDD”, considerante gli effetti di degrado e di rimaneggiamento della carota, con il quale ottenere la diminuzione percentuale ideale di resistenza meccanica (R) del calcestruzzo strutturale rispetto a quella del provino, in funzione del grado di compattazione gc. La metodologia proposta è stata applicata su due campionamenti, costituiti da carote e provini, provenienti dalle indagini condotte su due edifici in c.a., rispettivamente, esistente e di nuova realizzazione. La metodologia consente di quantificare e analizzare criticamente le differenze tra le resistenze misurate sulle carote e quelle dei provini prelevati durante il getto.

Affidabilità delle procedure di valutazione per la resistenza del cls in-situ: una metodologia di controllo e verifica / Uva, G; Porco, F; Fiore, A. - STAMPA. - (2011). (Intervento presentato al convegno XIV Convegno Anidis 2011 tenutosi a Bari nel 18-22 settembre 2011).

Affidabilità delle procedure di valutazione per la resistenza del cls in-situ: una metodologia di controllo e verifica

Uva G;Porco F;
2011-01-01

Abstract

La stima della resistenza del calcestruzzo di strutture esistenti può essere effettuata con prove distruttive (carotaggi) integrate, in modo opportuno, da informazioni qualitative ottenute mediante prove non distruttive (PND). Un aspetto delicato consiste nello stabilire rapporti affidabili tra i risultati delle PND, i carotaggi ed i valori della resistenza in situ del calcestruzzo. Nella nota vengono preliminarmente analizzati i fattori che maggiormente condizionano la resistenza in situ dedotta dai carotaggi, attraverso una analisi comparativa delle diverse formulazioni presenti in bibliografia per l’elaborazione dei dati. A valle delle osservazioni sulla variabilità dei risultati ottenuti, è proposta una metodologia finalizzata alla stima di un coefficiente correttivo, denominato dagli autori “CDD”, considerante gli effetti di degrado e di rimaneggiamento della carota, con il quale ottenere la diminuzione percentuale ideale di resistenza meccanica (R) del calcestruzzo strutturale rispetto a quella del provino, in funzione del grado di compattazione gc. La metodologia proposta è stata applicata su due campionamenti, costituiti da carote e provini, provenienti dalle indagini condotte su due edifici in c.a., rispettivamente, esistente e di nuova realizzazione. La metodologia consente di quantificare e analizzare criticamente le differenze tra le resistenze misurate sulle carote e quelle dei provini prelevati durante il getto.
2011
XIV Convegno Anidis 2011
978-88-7522-040-2
Affidabilità delle procedure di valutazione per la resistenza del cls in-situ: una metodologia di controllo e verifica / Uva, G; Porco, F; Fiore, A. - STAMPA. - (2011). (Intervento presentato al convegno XIV Convegno Anidis 2011 tenutosi a Bari nel 18-22 settembre 2011).
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