Eracle fra mito e politica. Considerazioni sull’impiego dell’immagine dell’Alcide come strumento di legittimazione del potere nel mondo classico

Due to its multifaceted nature, the image of Herakles has been exploited over centuries by political personalities who attempted to justify and legitimate their power by claiming their vicinity to the hero. The latter is qualified by ancient sources as a cultural and civic hero, promoter of the values, of the laws and of the behavioural models of the Greek polis, but also as a traveller and explorer, a conqueror of new territories and a founder of novel settlements, rituals and agonistic competitions and an enemy of monstrous creatures, symbolizing the denial of the organised Hellenic society. As such, he became a reference model for tyrants, kings and emperors, who implemented propaganda strategies making an extended use of the figure of Herakles on public and religious monuments, as well as their related sculptural decorations, and over other forms or arts, remarkably sculpture and painting, that had in turn a relevant impact on pottery decoration, too. The papers tries to diachronically investigate the use of the images focused on Herakles by state leaders as a tool to create political consensus and strengthen their power.

In forza della sua natura poliedrica, l’immagine di Eracle è stata sfruttata nei secoli da per- sonalità politiche eminenti, le quali propongono la loro assimilazione all’eroe per legitti- mare il proprio potere. Quest’ultimo è presentato dalle fonti antico come un eroe culturale e civico, promotore dei valori sociali, delle norme e dei modelli comportamentali propri della polis, ma anche come un viaggiatore e un esploratore, un conquistatore di nuovi ter- ritori e un fondatore di nuovi insediamenti, rituali e competizioni agonistiche, nonché un nemico di creature mostruose, simboleggianti la negazione della società greca organizzata. In quanto tale, divenne il modello di riferimento per tiranni, re e imperatori, che persegui- rono strategie propagandistiche basate su un esteso uso della figura di Eracle sui monu- menti pubblici e religiosi, segnatamente sui loro arredi scultorei, sfruttando anche altre forme di arte quali la scultura e la pittura, che a loro volta influenzarono la produzione va- scolare figurata. Il contributo intende quindi proporre un’analisi diacronica dell’impiego del- l’immagini di Eracle da parte dei poteri monocratici ai fini della creazione del consenso po- litico.