La Rete Ecologica della Regione Puglia descrive un elemento patrimoniale di estrema importanza per la caratterizzazione degli agrosistemi, per losviluppo della qualità del paesaggio agricolo e per la conservazione della biodiversità. Nell’ambito delle direttrici strategiche di valorizzazione del paesaggio rurale dell’Area Metropolitana di Bari (come previsto a seguito della Legge del 7 aprile 2014 n.56) il modello di governanceda attuare nell’area vasta riguarda la costituzione, in coerenza con il Piano Strategico, di una Rete di Parchi Metropolitani, quale sistema delle connessioni naturali tra le città e l’agricoltura sociale per l’implementazione di due deiProgetti Territoriali del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR):la Rete della biodiversità eil Patto Città-Campagna.Il caso studio presceltoèquello del costituendo Parco deidue solchi erosivi del carsismopugliese-detti localmente Lame -la San Giorgio e la Giotta, nell’ambito territoriale di otto Comuni del quadrante sud-est della Città Metropolitana(CM)di Bari,il quale mostra ledifficoltà delle politiche locali per il governo del territorio, che a distanza di circa un ventennio dall’avvio del procedimento di istituzione dell’Area Protetta Regionale (Legge Regionaledel 24 luglio 1997n.19),non sonoriuscite a convergere verso una definizione univoca e ben definita del perimetro del Parco delle due Lame. I fenomeni di frammentazione degli habitat naturali, la perdita di qualità e diversità ecosistemica, le forme di agricoltura di prossimità associate a pratiche poco innovative, la mancanza di interventi utili alla salvaguardia idrogeologica, hanno condizionato processi ecologici e qualità di paesaggio racchiusi in aree periurbane identitarie sociali, storiche e culturali, quali le Lame.L’elemento di discontinuità con il passato sembra essere oggi ilnuovo assetto istituzionale dellaC M di Bari, ha di fatto favorito l’avvio di un nuovo processo di aggregazione territoriale esinergiatra i diversi Enti Locali operanti nell’areaParco, finalizzato alla condivisione di progetti di intervento, ammissibili a finanziamenti della programmazione Asse VI-Azione 6.5.1 del POR-Puglia 2014-2020, mirati alla tutela e valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, ai principi di sussidiarietà e a scelte amministrative volte al recupero, alla conservazione della flora e degli habitat presenti nelle due Lame.

Un corridoio ecologico complesso nell’Area Metropolitana di Bari: il caso del Parco delle Lame San Giorgio e Giotta / Martinelli, Nicola; Milella, Silvana; D’Onghia, Vito. - ELETTRONICO. - (2017). (Intervento presentato al convegno XXXVIII Conferenza scientifica annuale AISRe tenutosi a Cagliari, Italy nel 20-22 Settembre 2017).

Un corridoio ecologico complesso nell’Area Metropolitana di Bari: il caso del Parco delle Lame San Giorgio e Giotta

Nicola Martinelli;Silvana Milella;Vito D’Onghia
2017-01-01

Abstract

La Rete Ecologica della Regione Puglia descrive un elemento patrimoniale di estrema importanza per la caratterizzazione degli agrosistemi, per losviluppo della qualità del paesaggio agricolo e per la conservazione della biodiversità. Nell’ambito delle direttrici strategiche di valorizzazione del paesaggio rurale dell’Area Metropolitana di Bari (come previsto a seguito della Legge del 7 aprile 2014 n.56) il modello di governanceda attuare nell’area vasta riguarda la costituzione, in coerenza con il Piano Strategico, di una Rete di Parchi Metropolitani, quale sistema delle connessioni naturali tra le città e l’agricoltura sociale per l’implementazione di due deiProgetti Territoriali del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR):la Rete della biodiversità eil Patto Città-Campagna.Il caso studio presceltoèquello del costituendo Parco deidue solchi erosivi del carsismopugliese-detti localmente Lame -la San Giorgio e la Giotta, nell’ambito territoriale di otto Comuni del quadrante sud-est della Città Metropolitana(CM)di Bari,il quale mostra ledifficoltà delle politiche locali per il governo del territorio, che a distanza di circa un ventennio dall’avvio del procedimento di istituzione dell’Area Protetta Regionale (Legge Regionaledel 24 luglio 1997n.19),non sonoriuscite a convergere verso una definizione univoca e ben definita del perimetro del Parco delle due Lame. I fenomeni di frammentazione degli habitat naturali, la perdita di qualità e diversità ecosistemica, le forme di agricoltura di prossimità associate a pratiche poco innovative, la mancanza di interventi utili alla salvaguardia idrogeologica, hanno condizionato processi ecologici e qualità di paesaggio racchiusi in aree periurbane identitarie sociali, storiche e culturali, quali le Lame.L’elemento di discontinuità con il passato sembra essere oggi ilnuovo assetto istituzionale dellaC M di Bari, ha di fatto favorito l’avvio di un nuovo processo di aggregazione territoriale esinergiatra i diversi Enti Locali operanti nell’areaParco, finalizzato alla condivisione di progetti di intervento, ammissibili a finanziamenti della programmazione Asse VI-Azione 6.5.1 del POR-Puglia 2014-2020, mirati alla tutela e valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, ai principi di sussidiarietà e a scelte amministrative volte al recupero, alla conservazione della flora e degli habitat presenti nelle due Lame.
2017
XXXVIII Conferenza scientifica annuale AISRe
Un corridoio ecologico complesso nell’Area Metropolitana di Bari: il caso del Parco delle Lame San Giorgio e Giotta / Martinelli, Nicola; Milella, Silvana; D’Onghia, Vito. - ELETTRONICO. - (2017). (Intervento presentato al convegno XXXVIII Conferenza scientifica annuale AISRe tenutosi a Cagliari, Italy nel 20-22 Settembre 2017).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/197250
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