Il paper propone in forma sintetica la riflessione maturata nell'ambito disciplinare del Disegno Industriale sui temi della Produzione e trasformazione avanzate (Ket) riferendosi alle "tecnologie innovative per i sistemi produttivi attraverso il virtual prototyping e l'applicazione delle tecnologie digitali al manufacturing". In particolare si cerca di stabilire strategie di inclusività dei sistemi produttivi regionali attraverso il rinnovo e la valorizzazione delle prassi artigianali con i metodi e gli strumenti del digital manufacturing. Infine, si illustrano alcuni casi di studio tratti dalle industrie artistiche tradizionali nell'ambito della gioielleria e della produzione tessile, giungendo per essi all'ipotesi di aggiornamento del linguaggio, delle tecniche e delle tecnologie manifatturiere. Il design industriale lega le proprie origini agli esiti della rivoluzione industriale, allorché la progettazione e produzione dell'oggetto d'uso quotidiano pose in essere la questione del linguaggio del prodotto, coerente o meno con il processo produttivo meccanizzato. Il dibattito culturale alimentato in Inghilterra all'indomani della Great Exhibition (1851), tra gli altri, dallo stesso curatore della mostra sir Henry Cole focalizzò la questione della forma utile connessa agli useful objects stabilendo il primato del design in seno ai processi produttivi propriamente industriali, in contrasto con la teoria che alimentò i movimenti delle arts and craft , che sosteneva la riforma delle arti decorative associate ai metodi artigianali di produzione. Di qui la complessa articolazione del campo disciplinare del design, connesso al rinnovo continuo del rapporto arte e tecnica, alla teoria dell'estetica e alle prassi tecnico-strumentale destinate ad alimentare impostazioni teoriche contrapposte. Ad oggi dal mondo dell’economia e della gestione d'impresa pervengono nuovi impulsi ai saperi disciplinari codificati nell'ambito del design industriale, allargando il temi del prodotto industrializzato al rinnovamento dei saperi e delle prassi tecniche dei settori artigianali. Il particolare, il dibattito sulle industrie della creatività e gli impulsi provenienti dai cosiddetti movimenti di artigianato digitale, contribuiscono ad alimentare l’interesse del design nei confronti del rinnovo dei saperi tradizionali d'artigianato. Stefano Micelli definisce questa attitudine a" mescolare le abilità artigianali con le competenze industriali; le capacità dei tecnologi e dei manager con quelle, straordinarie, dei tecnici e degli artigiani" sottolineando, attraverso alcuni casi aziendali che testimoniano l'efficacia dell'approccio in termini di fatturato, la possibile scena di competitività per le aziende nei settori manifatturieri. Ciò avviene attraverso un duplice approccio ai temi del design: da una parte lo sviluppo di nuovi materiali, che sono il risultato del rinnovo della tradizione e che rispondono alle logiche dell'eco-innovatività; dall'altra parte l'implementazione dei processi di design digitale e delle tecniche e tecnologie ad essi connessi con le prassi d'alta manifattura artigianale. I temi del trasferimento tecnologico trovano attuazione nella condivisione dei modelli colti e nei processi di alta manifattura artigianale con le istanze della tecnica e tecnologica del sistemi industrializzati.
Artigianato e design digitale. Un contributo al rinnovo della tradizione manifatturiera / Di Roma, Annalisa. - STAMPA. - (2014), pp. 547-551. (Intervento presentato al convegno 1st Workshop on the state of the art and challenges of research efforts at Politecnico di Bari tenutosi a Bari nel December 3-5, 2014).
Artigianato e design digitale. Un contributo al rinnovo della tradizione manifatturiera
Di Roma, Annalisa
2014-01-01
Abstract
Il paper propone in forma sintetica la riflessione maturata nell'ambito disciplinare del Disegno Industriale sui temi della Produzione e trasformazione avanzate (Ket) riferendosi alle "tecnologie innovative per i sistemi produttivi attraverso il virtual prototyping e l'applicazione delle tecnologie digitali al manufacturing". In particolare si cerca di stabilire strategie di inclusività dei sistemi produttivi regionali attraverso il rinnovo e la valorizzazione delle prassi artigianali con i metodi e gli strumenti del digital manufacturing. Infine, si illustrano alcuni casi di studio tratti dalle industrie artistiche tradizionali nell'ambito della gioielleria e della produzione tessile, giungendo per essi all'ipotesi di aggiornamento del linguaggio, delle tecniche e delle tecnologie manifatturiere. Il design industriale lega le proprie origini agli esiti della rivoluzione industriale, allorché la progettazione e produzione dell'oggetto d'uso quotidiano pose in essere la questione del linguaggio del prodotto, coerente o meno con il processo produttivo meccanizzato. Il dibattito culturale alimentato in Inghilterra all'indomani della Great Exhibition (1851), tra gli altri, dallo stesso curatore della mostra sir Henry Cole focalizzò la questione della forma utile connessa agli useful objects stabilendo il primato del design in seno ai processi produttivi propriamente industriali, in contrasto con la teoria che alimentò i movimenti delle arts and craft , che sosteneva la riforma delle arti decorative associate ai metodi artigianali di produzione. Di qui la complessa articolazione del campo disciplinare del design, connesso al rinnovo continuo del rapporto arte e tecnica, alla teoria dell'estetica e alle prassi tecnico-strumentale destinate ad alimentare impostazioni teoriche contrapposte. Ad oggi dal mondo dell’economia e della gestione d'impresa pervengono nuovi impulsi ai saperi disciplinari codificati nell'ambito del design industriale, allargando il temi del prodotto industrializzato al rinnovamento dei saperi e delle prassi tecniche dei settori artigianali. Il particolare, il dibattito sulle industrie della creatività e gli impulsi provenienti dai cosiddetti movimenti di artigianato digitale, contribuiscono ad alimentare l’interesse del design nei confronti del rinnovo dei saperi tradizionali d'artigianato. Stefano Micelli definisce questa attitudine a" mescolare le abilità artigianali con le competenze industriali; le capacità dei tecnologi e dei manager con quelle, straordinarie, dei tecnici e degli artigiani" sottolineando, attraverso alcuni casi aziendali che testimoniano l'efficacia dell'approccio in termini di fatturato, la possibile scena di competitività per le aziende nei settori manifatturieri. Ciò avviene attraverso un duplice approccio ai temi del design: da una parte lo sviluppo di nuovi materiali, che sono il risultato del rinnovo della tradizione e che rispondono alle logiche dell'eco-innovatività; dall'altra parte l'implementazione dei processi di design digitale e delle tecniche e tecnologie ad essi connessi con le prassi d'alta manifattura artigianale. I temi del trasferimento tecnologico trovano attuazione nella condivisione dei modelli colti e nei processi di alta manifattura artigianale con le istanze della tecnica e tecnologica del sistemi industrializzati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.