“Rappresentare la trasformazione della materia” è un atto che dipende dal contesto culturale in cui la rappresentazione avviene, un punto di vista che ci avvicina alle ricerche dei visual culture studies (Pinotti & Somaini, 2016) nei quali l’atto percettivo non è inteso solo in termini psico-fisiologici: “non è possibile tematizzare un vedere “naturale” […] a prescindere dal suo statuto strutturalmente storico e culturale. […] l’alterità dello sguardo si misura anche in senso diacronico: riprendendo e sviluppando la complessa questione della storicità delle percezione” (pp. XVII-XVIII). Il concetto di storicità della percezione ha le sue origini nel Walter Benjamin de L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (Benjamin, 1936/2014), che già quasi un secolo fa chiariva come la percezione, sia essa ottica o tattile, andasse intesa come un’esperienza storicamente e culturalmente situata e condizionata dai media tecnologici e dalle loro trasformazioni (Pinotti, 2018), aspetto su cui Inmatex ha inteso fare i conti, in particolare nelle sue più recenti sperimentazioni (Carullo 2018; Carullo et al., 2019; Carullo, 2020). Ri-conizzazione fa parte di queste sperimentazioni e riassume le ricerche che da diversi anni il Politecnico di Bari sviluppa sul design delle superfici.
Ri_conizzazione. Dall’Encyclopédie al computazionale: diacronie di processo per il potenziamento percettivo di superfici tessili coniche / Carullo, Rossana - In: Discronie : la moda oltre i fenomeni del contemporaneo / Maria Antonietta Sbordone. - STAMPA. - Trento : LISt Lab, 2020. - ISBN 9788832080223. - pp. 104-109
Ri_conizzazione. Dall’Encyclopédie al computazionale: diacronie di processo per il potenziamento percettivo di superfici tessili coniche
Carullo Rossana
2020-01-01
Abstract
“Rappresentare la trasformazione della materia” è un atto che dipende dal contesto culturale in cui la rappresentazione avviene, un punto di vista che ci avvicina alle ricerche dei visual culture studies (Pinotti & Somaini, 2016) nei quali l’atto percettivo non è inteso solo in termini psico-fisiologici: “non è possibile tematizzare un vedere “naturale” […] a prescindere dal suo statuto strutturalmente storico e culturale. […] l’alterità dello sguardo si misura anche in senso diacronico: riprendendo e sviluppando la complessa questione della storicità delle percezione” (pp. XVII-XVIII). Il concetto di storicità della percezione ha le sue origini nel Walter Benjamin de L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (Benjamin, 1936/2014), che già quasi un secolo fa chiariva come la percezione, sia essa ottica o tattile, andasse intesa come un’esperienza storicamente e culturalmente situata e condizionata dai media tecnologici e dalle loro trasformazioni (Pinotti, 2018), aspetto su cui Inmatex ha inteso fare i conti, in particolare nelle sue più recenti sperimentazioni (Carullo 2018; Carullo et al., 2019; Carullo, 2020). Ri-conizzazione fa parte di queste sperimentazioni e riassume le ricerche che da diversi anni il Politecnico di Bari sviluppa sul design delle superfici.File | Dimensione | Formato | |
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