La vicenda di queste città ha spostato il consueto approccio all’analisi urbana, definita attraverso l’aspetto figurativo e linguistico delle opere, verso l’intreccio tra le trasformazioni della città e le opere dell’architettura, rapporto tra la città e gli organismi architettonici. I processi di urbanizzazione, infatti, propri della città alla fine del XIX secolo hanno imposto alla cultura architettonica la ricerca di nuovi strumenti di intervento e di conoscenza, diventando dei veri e propri laboratori di progettazione. La sperimentazione tende a mettere a punto nuovi modelli urbani da relazionare alla città “antica” alla città della “storia”. Il riferimento alla tradizione e alla storia, è necessario per l’acquisizione dei materiali conoscitivi che consente un esame sistematico delle strutture urbane considerate, orientando da una parte l’interpretazione delle trasformazioni avvenute, e dall’altro le ipotesi di progettazione futura. Ricerca di permanenze, principi generali, riconoscimento dei caratteri peculiari ed emergenti costituiscono i passaggi necessari di un processo logico e razionale che ha come naturale sbocco il relativo progetto. La conoscenza della città, mutuata dal metodo dell’analisi urbana, la ricostruzione dei momenti significativi della storia, sono supporto conoscitivo e necessario per affrontare temi di progettazione puntuali su aree specifiche. Alessandria d’Egitto e il Cairo) I nodi teorici della ricerca pongono come indispensabile conoscenza il patrimonio, condizione necessaria per l’elaborazione di efficaci strumenti di valorizzazione, di salvaguardia e di recupero, punti fissi per uno studio sistematico del rapporto tra tradizione e innovazione.
MODELLI E FORMA DELLA CITTA' MEDITERRANEA / Ficarelli, Loredana. - 3:(2011), pp. 1349-1358. (Intervento presentato al convegno 1°Congresso Internazionale - Rete Interuniveristaria di Arch. (SSD ICAR 14/15/16) RETE VITRUVIO tenutosi a BARI nel 2-6 maggio 2011).
MODELLI E FORMA DELLA CITTA' MEDITERRANEA
FICARELLI, Loredana
2011-01-01
Abstract
La vicenda di queste città ha spostato il consueto approccio all’analisi urbana, definita attraverso l’aspetto figurativo e linguistico delle opere, verso l’intreccio tra le trasformazioni della città e le opere dell’architettura, rapporto tra la città e gli organismi architettonici. I processi di urbanizzazione, infatti, propri della città alla fine del XIX secolo hanno imposto alla cultura architettonica la ricerca di nuovi strumenti di intervento e di conoscenza, diventando dei veri e propri laboratori di progettazione. La sperimentazione tende a mettere a punto nuovi modelli urbani da relazionare alla città “antica” alla città della “storia”. Il riferimento alla tradizione e alla storia, è necessario per l’acquisizione dei materiali conoscitivi che consente un esame sistematico delle strutture urbane considerate, orientando da una parte l’interpretazione delle trasformazioni avvenute, e dall’altro le ipotesi di progettazione futura. Ricerca di permanenze, principi generali, riconoscimento dei caratteri peculiari ed emergenti costituiscono i passaggi necessari di un processo logico e razionale che ha come naturale sbocco il relativo progetto. La conoscenza della città, mutuata dal metodo dell’analisi urbana, la ricostruzione dei momenti significativi della storia, sono supporto conoscitivo e necessario per affrontare temi di progettazione puntuali su aree specifiche. Alessandria d’Egitto e il Cairo) I nodi teorici della ricerca pongono come indispensabile conoscenza il patrimonio, condizione necessaria per l’elaborazione di efficaci strumenti di valorizzazione, di salvaguardia e di recupero, punti fissi per uno studio sistematico del rapporto tra tradizione e innovazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.