Il contributo propone una riflessione su un materiale di superficie ottenuto da un singolare impiego del mattone, utilizzato, questo, nella sua configurazione frantumata, e impastato con ingredienti di volta in volta variabili nelle proporzioni, anche in relazione e scelte progettuali ed a consuetudini artigianali. L’obiettivo è quello di individuare, all’interno di un ambito territoriale circoscritto, quello abruzzese e marchigiano, il diversificarsi nel corso del tempo delle modalità e delle ragioni di una tecnica tradizionale ormai dimenticata.
Il mattone frantumato: il cocciopesto nelle superfici architettoniche orizzontali e verticali in area abruzzese e marchigiana / De Cadilhac, R.. - In: SCIENZA E BENI CULTURALI. - ISSN 2039-9790. - STAMPA. - 8:(1992), pp. 169-181. (Intervento presentato al convegno Le superfici dell'Architettura: il cotto. Caratterizzazioni e trattamenti tenutosi a Bressanone - Brixen nel 30 giugno - 03 luglio1992).
Il mattone frantumato: il cocciopesto nelle superfici architettoniche orizzontali e verticali in area abruzzese e marchigiana
De Cadilhac, R.
1992-01-01
Abstract
Il contributo propone una riflessione su un materiale di superficie ottenuto da un singolare impiego del mattone, utilizzato, questo, nella sua configurazione frantumata, e impastato con ingredienti di volta in volta variabili nelle proporzioni, anche in relazione e scelte progettuali ed a consuetudini artigianali. L’obiettivo è quello di individuare, all’interno di un ambito territoriale circoscritto, quello abruzzese e marchigiano, il diversificarsi nel corso del tempo delle modalità e delle ragioni di una tecnica tradizionale ormai dimenticata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.