Il paper raccoglie alcuni esiti della ricerca finanziata con Fondi D'Ateneo 2011 " WOOD _STONE DESIGN: sostegno alla creatività dei distretti produttivi pugliesi arredo legno e lapideo" rivolti al design del mobile imbottito. In particolare si propone un contributo alle "best practice" associate alla produzione del mobile imbottito al fine di definire strategie di competitività per un settore merceologico "affollato", anche in relazione alla tutela della proprietà intellettuale nelle accezioni di marchi di forma, disegno e modello, diritto d'autore. Attraverso alcuni casi studio significativi per la storia del mobile imbottito "design centered" ed esempi tratti dalle produzioni "market centered" si stabiliscono le principali questioni che attengono al governo della forma, su cui si stabilisce la liceità della privativa di legge, in relazione ai metodi della "confezione" del mobile imbottito, in tutti gli aspetti rilevanti ai fini della struttura, l'imbottitura, le componenti, ecc. La privativa di legge che attiene ai prodotti di design dispone livelli di protezione associati alla forma esteriore di un bene attraverso il marchio di forma, il diritto intellettuale, il modello di utilità ed il disegno o modello. Quattro strumenti giuridici che offrono l'esclusivo vantaggio in termini economici, derivante dalla vendita o dalla conquista di mercato, al detentore del diritto di esclusiva. Il tema della competitività nell'ambito dei settori di pertinenza del design è spesso associato alla riconoscibilità e alla differenziazione dell'offerta che rende tangibile l'attività di ricerca formale associata all'artefatto commercializzato. In tal senso gli strumenti di protezione intervengono contro la concorrenza sleale che si perpetra sia attraverso la copia pedissequa (copia servile), sia attraverso il richiamo forte a linee di stile associabili ad aziende concorrenti. Entrambi i comportamenti illeciti sono volti ad indurre il consumatore finale in confusione nell'acquisto, privando, di fatto, di carattere individuale il prodotto oggetto di scelta in fase d'acquisto. Negli ultimi anni, infatti, assistiamo, ad un irrigidirsi degli strumenti e delle pene legate alla contraffazione e alla concorrenza sleale quale risultato del cattivo costume (se non illecito comportamento) di alcune aziende no brand che definiscono le proprie linee di stile sulla falsa riga dei leader di mercato, sfruttando la visibilità e la pubblicità messa in atto dai concorrenti. Il settore del mobile imbottito ha per anni rappresentato uno degli ambiti dell'arredamento di maggior successo in termini di fatturato. La facile accessibilità al settore manifatturiero, dovuto ad una soglia di investimento iniziale contenuta e alla larga di disponibilità di manodopera specializzata (già attiva nelle aziende leader o nei settori di sub fornitura e fornitura), ha avuto come ricaduta sul mercato e sull'economia l'affollamento conseguente all'offerta a basso costo del bene finito, sul piano del prodotto la discesa della qualità dovuta a materie prime di basso costo, e all'abbattimento dei costi di manodopera e dei relativi requisiti di professionalità. Questi aspetti hanno generato sul piano formale la perdita di identità di un settore manifatturiero che, oggi, solo nelle politiche legate alle best practices e al design trova conforto in termini di fatturato e competitività.

Il mobile imbottito: best practice e aspetti di tutela del design

DI ROMA, Annalisa
2014-01-01

Abstract

Il paper raccoglie alcuni esiti della ricerca finanziata con Fondi D'Ateneo 2011 " WOOD _STONE DESIGN: sostegno alla creatività dei distretti produttivi pugliesi arredo legno e lapideo" rivolti al design del mobile imbottito. In particolare si propone un contributo alle "best practice" associate alla produzione del mobile imbottito al fine di definire strategie di competitività per un settore merceologico "affollato", anche in relazione alla tutela della proprietà intellettuale nelle accezioni di marchi di forma, disegno e modello, diritto d'autore. Attraverso alcuni casi studio significativi per la storia del mobile imbottito "design centered" ed esempi tratti dalle produzioni "market centered" si stabiliscono le principali questioni che attengono al governo della forma, su cui si stabilisce la liceità della privativa di legge, in relazione ai metodi della "confezione" del mobile imbottito, in tutti gli aspetti rilevanti ai fini della struttura, l'imbottitura, le componenti, ecc. La privativa di legge che attiene ai prodotti di design dispone livelli di protezione associati alla forma esteriore di un bene attraverso il marchio di forma, il diritto intellettuale, il modello di utilità ed il disegno o modello. Quattro strumenti giuridici che offrono l'esclusivo vantaggio in termini economici, derivante dalla vendita o dalla conquista di mercato, al detentore del diritto di esclusiva. Il tema della competitività nell'ambito dei settori di pertinenza del design è spesso associato alla riconoscibilità e alla differenziazione dell'offerta che rende tangibile l'attività di ricerca formale associata all'artefatto commercializzato. In tal senso gli strumenti di protezione intervengono contro la concorrenza sleale che si perpetra sia attraverso la copia pedissequa (copia servile), sia attraverso il richiamo forte a linee di stile associabili ad aziende concorrenti. Entrambi i comportamenti illeciti sono volti ad indurre il consumatore finale in confusione nell'acquisto, privando, di fatto, di carattere individuale il prodotto oggetto di scelta in fase d'acquisto. Negli ultimi anni, infatti, assistiamo, ad un irrigidirsi degli strumenti e delle pene legate alla contraffazione e alla concorrenza sleale quale risultato del cattivo costume (se non illecito comportamento) di alcune aziende no brand che definiscono le proprie linee di stile sulla falsa riga dei leader di mercato, sfruttando la visibilità e la pubblicità messa in atto dai concorrenti. Il settore del mobile imbottito ha per anni rappresentato uno degli ambiti dell'arredamento di maggior successo in termini di fatturato. La facile accessibilità al settore manifatturiero, dovuto ad una soglia di investimento iniziale contenuta e alla larga di disponibilità di manodopera specializzata (già attiva nelle aziende leader o nei settori di sub fornitura e fornitura), ha avuto come ricaduta sul mercato e sull'economia l'affollamento conseguente all'offerta a basso costo del bene finito, sul piano del prodotto la discesa della qualità dovuta a materie prime di basso costo, e all'abbattimento dei costi di manodopera e dei relativi requisiti di professionalità. Questi aspetti hanno generato sul piano formale la perdita di identità di un settore manifatturiero che, oggi, solo nelle politiche legate alle best practices e al design trova conforto in termini di fatturato e competitività.
2014
Polibascore
978-88-492-2966-0
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