The construction of technical architecture in Berlin underwent a major transformation in the period from the 1910s to the 1940s. In particular, in the 1920s a technical style emerged as a spontaneous result of a deeper reflection on the language of ‘purpose’ architecture. This way of making form and construction coincide is exhibited in a parti- cular way through the use of two materials: brick and metal. The former was a traditional and widespread building element, mainly used in the construction of wall masses; the latter is the new element that had already established itself as a new building material in the 19th century, especially in technical and infrastructural areas. Industrial ar- chitecture represents a favourable field for experimentation with hybrid syntaxes capable of using iron as a structural element and building the masonry element in a complementary way. Different grammars developed, summarised by four project experiences: the AEG Großemaschinenhalle (1913) by Peter Behrens, the Schaltwerk Hochhaus Siemens (1926) by Hans Hertlein, the Umspannwerk “Kottbusser Ufer” (1924) by Felix Thümen and Hans Heinrich Müller, the Große Kraftwerk “G. Klingenberg” (1926) by Waltar Klingenberg and Werner Issel. These buildings emerged from a context of constant theoretical and practical evolution, in which theoretical volumes, manuals and publications repre- sented the main vehicle for knowledge of the projects. Alongside this, dynamics of “collective design” developed, with the increasingly massive introduction of design apparatus into technical offices. Technical architecture was dismantled through a systematic work of critical redesign of the systems and individual construction details, with the aim of analysing and comparing techniques. What emerges is a significant number of examples that succeed in clarifying the relationship between Kernform and Kunstform in a type of building in which form and structure tend to coincide.

La costruzione dell’architettura tecnica a Berlino subisce una grande trasformazione nel periodo tren- tennio compreso tra gli anni ’10 e gli anni ’40. In particolare, negli anni ’20 emerge uno stile della tecnica come spontaneo risultato ad una più profonda riflessione sul linguaggio dell’architettura di “scopo”. Que- sto modo di far coincidere forma e costruzione viene esibito in maniera particolare attraverso l’impiego di due materiali: il laterizio ed il metallo. Il primo costituiva un elemento di costruzione tradizionale e diffuso, prevalentemente utilizzato nella costruzione delle masse murarie; il secondo è l’elemento di novità che già dall’Ottocento si era affermato come nuovo materiale da costruzione, soprattutto negli ambiti tecnici e infrastrutturali. L’architettura industriale rappresenta un favorevole campo di sperimentazione di sintassi ibride in grado di adoperare il ferro come elemento strutturale e di costruire l’elemento in muratura in modo complementare. Si sviluppano diverse grammatiche, sintetizzate da quattro esperienze di progetto: l’AEG Großemaschinenhalle (1913) di Peter Behrens, lo Schaltwerk Hochhaus Siemens (1926) di Hans Hertlein, l’Umspannwerk “Kottbusser Ufer” (1924) di Felix Thümen e Hans Heinrich Müller, la Große Kraftwerk “G. Klingenberg” (1926) di Waltar Klingenberg e Werner Issel. Questi edifici emergono da un contesto in costante evoluzione teorica e pratica, in cui volumi teoretici, manuali e pubblicistica rappresentavano il principale veicolo di conoscenza dei progetti. Accanto a questo si sviluppano dinamiche di “progettazione collettiva”, con l’introduzione sempre più massiccia degli apparati di progettazione negli uffici tecnici. L’architettura tecnica viene smontata attraverso un sistematico lavoro di ridisegno critico degli impianti e dei singoli dettagli costruttivi, allo scopo di analizzare e comparare le tecniche. Ne emerge un significativo numero di esempi che riescono a chiarire il rapporto tra Kernform e Kunstform in un tipo di edificio in cui forma e struttura tendono a coincidere.

La costruzione dell'architettura tecnica a Berlino (1913-1928). Forme e sintassi del ferro-mattone / Franco, Davide. - ELETTRONICO. - (2022). [10.60576/poliba/iris/franco-davide_phd2022]

La costruzione dell'architettura tecnica a Berlino (1913-1928). Forme e sintassi del ferro-mattone

Franco, Davide
2022-01-01

Abstract

The construction of technical architecture in Berlin underwent a major transformation in the period from the 1910s to the 1940s. In particular, in the 1920s a technical style emerged as a spontaneous result of a deeper reflection on the language of ‘purpose’ architecture. This way of making form and construction coincide is exhibited in a parti- cular way through the use of two materials: brick and metal. The former was a traditional and widespread building element, mainly used in the construction of wall masses; the latter is the new element that had already established itself as a new building material in the 19th century, especially in technical and infrastructural areas. Industrial ar- chitecture represents a favourable field for experimentation with hybrid syntaxes capable of using iron as a structural element and building the masonry element in a complementary way. Different grammars developed, summarised by four project experiences: the AEG Großemaschinenhalle (1913) by Peter Behrens, the Schaltwerk Hochhaus Siemens (1926) by Hans Hertlein, the Umspannwerk “Kottbusser Ufer” (1924) by Felix Thümen and Hans Heinrich Müller, the Große Kraftwerk “G. Klingenberg” (1926) by Waltar Klingenberg and Werner Issel. These buildings emerged from a context of constant theoretical and practical evolution, in which theoretical volumes, manuals and publications repre- sented the main vehicle for knowledge of the projects. Alongside this, dynamics of “collective design” developed, with the increasingly massive introduction of design apparatus into technical offices. Technical architecture was dismantled through a systematic work of critical redesign of the systems and individual construction details, with the aim of analysing and comparing techniques. What emerges is a significant number of examples that succeed in clarifying the relationship between Kernform and Kunstform in a type of building in which form and structure tend to coincide.
2022
La costruzione dell’architettura tecnica a Berlino subisce una grande trasformazione nel periodo tren- tennio compreso tra gli anni ’10 e gli anni ’40. In particolare, negli anni ’20 emerge uno stile della tecnica come spontaneo risultato ad una più profonda riflessione sul linguaggio dell’architettura di “scopo”. Que- sto modo di far coincidere forma e costruzione viene esibito in maniera particolare attraverso l’impiego di due materiali: il laterizio ed il metallo. Il primo costituiva un elemento di costruzione tradizionale e diffuso, prevalentemente utilizzato nella costruzione delle masse murarie; il secondo è l’elemento di novità che già dall’Ottocento si era affermato come nuovo materiale da costruzione, soprattutto negli ambiti tecnici e infrastrutturali. L’architettura industriale rappresenta un favorevole campo di sperimentazione di sintassi ibride in grado di adoperare il ferro come elemento strutturale e di costruire l’elemento in muratura in modo complementare. Si sviluppano diverse grammatiche, sintetizzate da quattro esperienze di progetto: l’AEG Großemaschinenhalle (1913) di Peter Behrens, lo Schaltwerk Hochhaus Siemens (1926) di Hans Hertlein, l’Umspannwerk “Kottbusser Ufer” (1924) di Felix Thümen e Hans Heinrich Müller, la Große Kraftwerk “G. Klingenberg” (1926) di Waltar Klingenberg e Werner Issel. Questi edifici emergono da un contesto in costante evoluzione teorica e pratica, in cui volumi teoretici, manuali e pubblicistica rappresentavano il principale veicolo di conoscenza dei progetti. Accanto a questo si sviluppano dinamiche di “progettazione collettiva”, con l’introduzione sempre più massiccia degli apparati di progettazione negli uffici tecnici. L’architettura tecnica viene smontata attraverso un sistematico lavoro di ridisegno critico degli impianti e dei singoli dettagli costruttivi, allo scopo di analizzare e comparare le tecniche. Ne emerge un significativo numero di esempi che riescono a chiarire il rapporto tra Kernform e Kunstform in un tipo di edificio in cui forma e struttura tendono a coincidere.
Architecture; Construction; Berlin; Iron; Steel; Bricks; Masonry; Style; Technique
Architettura; Costruzione; Berlino; Ferro; Mattone; Tecnica; Stile;
La costruzione dell'architettura tecnica a Berlino (1913-1928). Forme e sintassi del ferro-mattone / Franco, Davide. - ELETTRONICO. - (2022). [10.60576/poliba/iris/franco-davide_phd2022]
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