Underground artificial cavities in Apulia: quarrying culture and reclamation of a forgotten heritage / Cavità artificiali sotterranee in Puglia. Cultura estrattiva e recupero di un patrimonio dimenticato

This paper presents the results of the preliminary studies and analyses carried out on artificial cavities in Apulia as part of a national research project called Priority – Integrated project for the mitigation of sinkhole risk induced by underground caves, in which the National Research Council of Italy, University of Bari, University of Milano-Bicocca and Polytechnic University of Bari cooperated. This research tries to clarify the diffusion and typology of artificial cavities in Apulia, more specifically of cavities made for mining purposes, as well as excavation techniques and tools, aspects of architectural value and risks of abandon associated to structural degradation. The aim of the research is to identify best practices for the reclamation and reuse of cavities, in order to safeguard this cultural heritage that links underground spaces with above-ground cities, to reduce the risks arising from the vulnerable condition of a region that actually affects the whole southern Italy.

L’articolo illustra gli esiti delle indagini e delle analisi preliminari svolte sulle cavità artificiali in Puglia nell’ambito di una ricerca nazionale dal titolo Priorità – Progetto integrato di mitigazione del rischio da sprofondamento di cavità, che vede la collaborazione tra Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università di Bari, Università di Milano-Bicocca e Politecnico di Bari. La ricerca punta a chiarire diffusione e tipologia delle cavità artificiali in Puglia, nello specifico delle cavità realizzate per scopi estrattivi, ed inoltre le tecniche e gli utensili di scavo, gli aspetti di valore architettonico e i rischi dell’abbandono e del conseguente degrado strutturale. L’obiettivo della ricerca è individuare buone pratiche di recupero e riuso delle cavità, al fine di salvaguardare questo patrimonio culturale che intreccia spazi sottosuolo con città soprasuolo, per ridurre i rischi derivanti dalla condizione fragile di uno specifico ambito territoriale ma che investe l’intero bacino dell’Italia meridionale.