Il recente intervento nell’area ha preso le mosse da un nuovo rilievo del tempio di Roma e Augusto che ha permesso di ricostruire la planimetria dell’edificio pressoché con certezza. Il tempio è chiaramente riconducibile alla tipologia di un tempio ionico ottastilo peripteros sine postico su podio, preceduto da una tribuna rostrata; sulla fronte, agli angoli, le colonne erano sostituite da elementi cuoriformi. L’identificazione dei frammenti architettonici pertinenti al tempio ha consentito del pari importanti acquisizioni utili alla ricostruzione dell’elevato dell’edificio, i cui più diretti referenti sono riconoscibili in architetture templari romane di età augustea, come il tempio del Divo Giulio, nel Foro, e quello di Venere Genitrice nel Foro di Cesare. Ma l’influenza della cultura architettonica romana non va oltre: l’elevato è infatti riconducibile alla tradizione locale che appare piuttosto il frutto dell’elaborazione di modelli architettonici ellenistici di tradizione alessandrina.
I tre templi del lato nord-ovest del Foro Vecchio di Leptis Magna (Monografie di Archeologia Libica XII). Il tempio di Roma e Augusto / Livadiotti, Monica; Rocco, Giorgio. - (2005), pp. 165-298.
I tre templi del lato nord-ovest del Foro Vecchio di Leptis Magna (Monografie di Archeologia Libica XII). Il tempio di Roma e Augusto
LIVADIOTTI, Monica;ROCCO, Giorgio
2005-01-01
Abstract
Il recente intervento nell’area ha preso le mosse da un nuovo rilievo del tempio di Roma e Augusto che ha permesso di ricostruire la planimetria dell’edificio pressoché con certezza. Il tempio è chiaramente riconducibile alla tipologia di un tempio ionico ottastilo peripteros sine postico su podio, preceduto da una tribuna rostrata; sulla fronte, agli angoli, le colonne erano sostituite da elementi cuoriformi. L’identificazione dei frammenti architettonici pertinenti al tempio ha consentito del pari importanti acquisizioni utili alla ricostruzione dell’elevato dell’edificio, i cui più diretti referenti sono riconoscibili in architetture templari romane di età augustea, come il tempio del Divo Giulio, nel Foro, e quello di Venere Genitrice nel Foro di Cesare. Ma l’influenza della cultura architettonica romana non va oltre: l’elevato è infatti riconducibile alla tradizione locale che appare piuttosto il frutto dell’elaborazione di modelli architettonici ellenistici di tradizione alessandrina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.