Il patrimonio immobiliare pubblico del sistema dei segnalamenti luminosi della costa costituisce un’importante risorsa culturale per i territori. I fari, perso il ruolo di riferimento visivo per i naviganti, hanno mantenuto quello da terra, divenendo iconiche architetture nel paesaggio costiero. La lette-ratura nazionale ed internazionale sul tema è ampia, con approcci scientifici differenti. Costituiscono un riferimento essenziale i recenti studi compiuti nell’ambito delle discipline del disegno e del rilievo. In questo filone si inserisce la ricerca in corso sui fari pugliesi. Il contributo coniuga l’analisi attraverso il rilievo con lo studio storico/iconografico e archivistico, indispensabile per inquadrate le architetture nel contesto storico e normativo relativo al momento della collocazione sul territorio. Tra gli esempi studiati si propone un approfondimento su due casi in antitesi, un faro oggi assorbito dalla recente urbanizzazione ed uno collocato in un territorio poco antropizzato. A partire dai dati del rilievo e tenendo conto dell’apporto teorico proveniente dagli studi visuali, si propone un metodo di analisi grafica e prospettica dei luoghi e delle architetture per la costruzione di modelli di visualizzazione della realtà. L’obiettivo è supportare i progetti di recupero e riutilizzo per renderli in grado di co-municare i valori culturali di cui questi beni sono portatori e di valorizzare il ruolo che rivestono nell’ambito paesaggistico in cui si collocano.
Dal mare alla terra: un nuovo punto di vista sui fari pugliesi / Castagnolo, V.; Maiorano, a. c.; Rossi, Gabriele. - (2022), pp. 1415-1430. (Intervento presentato al convegno 43° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione tenutosi a Genova nel Settembre 2022).
Dal mare alla terra: un nuovo punto di vista sui fari pugliesi.
castagnolo v.;maiorano a. c.;rossi gabriele
2022-01-01
Abstract
Il patrimonio immobiliare pubblico del sistema dei segnalamenti luminosi della costa costituisce un’importante risorsa culturale per i territori. I fari, perso il ruolo di riferimento visivo per i naviganti, hanno mantenuto quello da terra, divenendo iconiche architetture nel paesaggio costiero. La lette-ratura nazionale ed internazionale sul tema è ampia, con approcci scientifici differenti. Costituiscono un riferimento essenziale i recenti studi compiuti nell’ambito delle discipline del disegno e del rilievo. In questo filone si inserisce la ricerca in corso sui fari pugliesi. Il contributo coniuga l’analisi attraverso il rilievo con lo studio storico/iconografico e archivistico, indispensabile per inquadrate le architetture nel contesto storico e normativo relativo al momento della collocazione sul territorio. Tra gli esempi studiati si propone un approfondimento su due casi in antitesi, un faro oggi assorbito dalla recente urbanizzazione ed uno collocato in un territorio poco antropizzato. A partire dai dati del rilievo e tenendo conto dell’apporto teorico proveniente dagli studi visuali, si propone un metodo di analisi grafica e prospettica dei luoghi e delle architetture per la costruzione di modelli di visualizzazione della realtà. L’obiettivo è supportare i progetti di recupero e riutilizzo per renderli in grado di co-municare i valori culturali di cui questi beni sono portatori e di valorizzare il ruolo che rivestono nell’ambito paesaggistico in cui si collocano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.