Il tema che accomuna i saggi contenuti in questo libro è il valore della relazione tra forme della geografia e forme dell’architettura. Tale valore è assunto nel progetto come condizione per dare senso alle forme della città e del paesaggio. Gli scritti sistematizzano e sintetizzano riflessioni teoriche e progettuali maturate all’interno del lavoro di ricerca, condotto in ambiti diversi (dottorato di ricerca, laboratori didattici e di laurea, progetti europei), focalizzato su alcune criticità dei nostri territori e delle nostre città che mettono in luce un dimenticato rapporto tra architettura e natura. I saggi si dividono in due gruppi: nei primi quattro si delineano i principi teorici generali alla base del riconoscimento del valore del rapporto tra le forme del sostrato fisico e le forme dell’architettura; nei successivi si prova ad approfondire i temi enunciati nei primi saggi attraverso alcuni progetti. Nel primo scritto si sviluppa una riflessione sul progetto all’interno di una prospettiva di continuità e modificazione. Il secondo affronta il tema della topologia come piano di confronto tra architettura e sito. Il terzo assume il valore del principio insediativo come atto fondativo e sintetico del rapporto tra sostrato fisico e architettura. Il quarto esplora il rapporto tra la Terra e l’architettura attraverso le forme dello spazio ipogeo, reale o evocato. Il quinto indaga le relazioni tra forme della geografia e forma della città. Nel sesto si affronta il tema del limite tra città e natura, come condizione identitaria in dialogo con le forme della geografia. Il settimo affronta il tema dell'identità e sicurezza degli insediamenti appenninici esposti al rischio sismico, attraverso due progetti paradigmatici di integrazione e di ricostruzione. Nell’ottavo, infine, il rapporto tra le forme della geografia e la città è assunto nella condizione di limite tra la Terra e il mare. Riconosciuta la necessità di tornare a prenderci cura del mondo in cui si svolge la nostra vita, attraverso questi scritti è possibile delineare il valore del progetto come strumento per la conoscenza degli ordini soggiacenti delle città e dei territori, per il loro rafforzamento o per la loro modificazione, rinnovando gli statuti della loro bellezza antica.
Geografia e architettura / Montemurro, Michele. - STAMPA. - Unico:(2022), pp. 1-129.
Geografia e architettura
michele Montemurro
2022-01-01
Abstract
Il tema che accomuna i saggi contenuti in questo libro è il valore della relazione tra forme della geografia e forme dell’architettura. Tale valore è assunto nel progetto come condizione per dare senso alle forme della città e del paesaggio. Gli scritti sistematizzano e sintetizzano riflessioni teoriche e progettuali maturate all’interno del lavoro di ricerca, condotto in ambiti diversi (dottorato di ricerca, laboratori didattici e di laurea, progetti europei), focalizzato su alcune criticità dei nostri territori e delle nostre città che mettono in luce un dimenticato rapporto tra architettura e natura. I saggi si dividono in due gruppi: nei primi quattro si delineano i principi teorici generali alla base del riconoscimento del valore del rapporto tra le forme del sostrato fisico e le forme dell’architettura; nei successivi si prova ad approfondire i temi enunciati nei primi saggi attraverso alcuni progetti. Nel primo scritto si sviluppa una riflessione sul progetto all’interno di una prospettiva di continuità e modificazione. Il secondo affronta il tema della topologia come piano di confronto tra architettura e sito. Il terzo assume il valore del principio insediativo come atto fondativo e sintetico del rapporto tra sostrato fisico e architettura. Il quarto esplora il rapporto tra la Terra e l’architettura attraverso le forme dello spazio ipogeo, reale o evocato. Il quinto indaga le relazioni tra forme della geografia e forma della città. Nel sesto si affronta il tema del limite tra città e natura, come condizione identitaria in dialogo con le forme della geografia. Il settimo affronta il tema dell'identità e sicurezza degli insediamenti appenninici esposti al rischio sismico, attraverso due progetti paradigmatici di integrazione e di ricostruzione. Nell’ottavo, infine, il rapporto tra le forme della geografia e la città è assunto nella condizione di limite tra la Terra e il mare. Riconosciuta la necessità di tornare a prenderci cura del mondo in cui si svolge la nostra vita, attraverso questi scritti è possibile delineare il valore del progetto come strumento per la conoscenza degli ordini soggiacenti delle città e dei territori, per il loro rafforzamento o per la loro modificazione, rinnovando gli statuti della loro bellezza antica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.