La monarchia esercitata da Agatocle in Sicilia tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. inserì la Sicilia nell’orizzonte mediterraneo dei regni ellenistici. La riflessione storica e l’osservazione di alcune testimonianze archeologiche rilevano quanto la stagione del basileus sia stata foriera di un modo nuovo di considerare le città come espressione di potere e ideologia. Partendo da riflessioni sulla poliorcetica e sul contesto storico, il contributo presenta gli esiti di una ricerca condotta sulle fortificazioni di Agrigento proponendo una nuova interpretazione e una ricostruzione teorica dei sistemi di Porta VI e Porta VII, analizzate nell’ambito di una rilettura complessiva dei due impianti alla luce di un confronto puntuale con le sistemazioni riferibili ad Agatocle del sistema difensivo di Segesta. Il confronto con questo centro e con le opere dovute al monarca presso il Castello Eurialo di Siracusa, e alla Porta nord di Selinunte, le analogie riscontrabili nella disposizione e nel funzionamento di altri sistemi difensivi presenti in Sicilia, Magna Grecia ed Epiro, consentono di proporre una rilettura degli impianti agrigentini che inserisce il sistema difensivo della città nella koinè architettonica che sempre più gli studi riscontrano nell’ambito di un ellenismo di marca occidentale.

Le fortificazioni di Agrigento: lo studio di Porta VI e Porta VII per una nuova proposta interpretativa.

Davide Falco
2018-01-01

Abstract

La monarchia esercitata da Agatocle in Sicilia tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. inserì la Sicilia nell’orizzonte mediterraneo dei regni ellenistici. La riflessione storica e l’osservazione di alcune testimonianze archeologiche rilevano quanto la stagione del basileus sia stata foriera di un modo nuovo di considerare le città come espressione di potere e ideologia. Partendo da riflessioni sulla poliorcetica e sul contesto storico, il contributo presenta gli esiti di una ricerca condotta sulle fortificazioni di Agrigento proponendo una nuova interpretazione e una ricostruzione teorica dei sistemi di Porta VI e Porta VII, analizzate nell’ambito di una rilettura complessiva dei due impianti alla luce di un confronto puntuale con le sistemazioni riferibili ad Agatocle del sistema difensivo di Segesta. Il confronto con questo centro e con le opere dovute al monarca presso il Castello Eurialo di Siracusa, e alla Porta nord di Selinunte, le analogie riscontrabili nella disposizione e nel funzionamento di altri sistemi difensivi presenti in Sicilia, Magna Grecia ed Epiro, consentono di proporre una rilettura degli impianti agrigentini che inserisce il sistema difensivo della città nella koinè architettonica che sempre più gli studi riscontrano nell’ambito di un ellenismo di marca occidentale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11589/248161
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