Progetto di riqualificazione dell'area verde aziendale di Magna S.p.a. Il progetto consiste in una risistemazione del giardino di 2000 mq, rispettando il budget di € 30.000. L’idea è quella di creare un contrasto tra le rigide forme squadrate degli edifici circostanti e l’estrema fluidità del giardino che custodiscono. Per ottenere ciò si è scelto di disegnare un percorso principale curvilineo, il quale attraversa tutta l’area e dal quale si dipartono vari percorsi laterali, che hanno l’obiettivo di garantire una migliore accessibilità alle varie parti della struttura. Il percorso, inoltre, si espande in alcuni punti per formare delle isole funzionali. Queste ultime rappresentano i nuclei del progetto e accolgono al loro interno strutture ombreggianti e sedute al fine di garantirne l’utilizzo collettivo per molteplici finalità. La presenza di una di queste isole proprio davanti al blocco mensa, per esempio, dà la possibilità di disporre di un luogo all’aperto in cui consumare pasti o trascorrere i momenti di pausa lavorativa; ancora, data la loro ampiezza questi piazzali potrebbero ospitare meeting, riunioni ed eventi di aggregazione. La particolare conformazione del percorso e delle isole delimita una serie di aree, anch’esse curvilinee, al cui interno è contenuto il giardino vero e proprio: la distesa di prato viene alternata alla presenza di specie vegetali opportunamente scelte e raccolte in aiuole variopinte. Per quanto riguarda l’irrigazione del giardino, si ipotizza di integrare il sistema già presente con uno di raccolta e filtraggio naturale di acque meteoriche legato alla realizzazione di “giardini della pioggia” distribuiti all’interno delle aree di prato. Questi si presentano come delle leggere depressioni del suolo ricoperte di verde simili ad aiuole ma con la capacità di intercettare, gestire e controllare grandi quantità d’acqua piovana. I cosiddetti rain garden, oltre a filtrare e depurare in maniera del tutto naturale e sostenibile l’acqua raccolta, permettono il rallentamento del flusso d’acqua di scorrimento superficiale e filtrano l’acqua piovana consegnandola a dei sistemi di raccolta sotterranei, in modo da implementare l’impianto di irrigazione già presente. Le specie vegetali sono state scelte prediligendo essenze prevalentemente autoctone e che richiedessero poca acqua e manutenzione; inoltre si è cercato di inserire nell’elenco dei sempreverdi che preservassero l’estetica generale del giardino anche nel periodo invernale. L’ombreggiamento è garantito attraverso due sistemi: il primo sfrutta sia le specie arboree presenti sia alcune nuove piantate appositamente lungo il percorso; il secondo si basa sull’impiego di strutture lignee alberiformi dotate di sedute alla loro base. Questi “alberi” sono costituiti da una serie di travi di legno tagliate con tecnologia CNC e disposte in modo da formare una sorta di imbuto, circondato da una seduta freeform realizzabile in cemento o in pietra ricomposta ed eventualmente dotato, al centro, di una cisterna che favorisca la raccolta dell’acqua piovana, integrando il sistema di raccolta delle acque meteoriche già predisposto tramite i rain garden. Questa cisterna, in realtà, è una funzione aggiuntiva non rendicontata all’interno del progetto, ma la particolare conformazione di questi padiglioni si presta ad un futuro arricchimento funzionale a vantaggio della sostenibilità ambientale. L’estradosso di questi padiglioni, inoltre, potrebbe essere ricoperto da piante rampicanti che favoriscano lab capacità di ombreggiamento e contribuiscano al miglioramento dell’impatto estetico; all’intradosso, invece, vengono disposte fasce led lungo le travi, in modo che sia possibile contribuire in modo suggestivo all’illuminazione serale. Si è pensato di collocare questi elementi nelle tre “isole” lungo il percorso, sottolineandone, dunque, il ruolo di fulcri principali del progetto, nonché la funzione aggregativa.
Curves and Trees / Cavaliere, Ilaria; Costantino, Dario; Angione, Alessandro; Graziano, Angelo Vito. - (2022).
Curves and Trees
Ilaria Cavaliere;Dario Costantino;Alessandro Angione;Angelo Vito Graziano
2022-01-01
Abstract
Progetto di riqualificazione dell'area verde aziendale di Magna S.p.a. Il progetto consiste in una risistemazione del giardino di 2000 mq, rispettando il budget di € 30.000. L’idea è quella di creare un contrasto tra le rigide forme squadrate degli edifici circostanti e l’estrema fluidità del giardino che custodiscono. Per ottenere ciò si è scelto di disegnare un percorso principale curvilineo, il quale attraversa tutta l’area e dal quale si dipartono vari percorsi laterali, che hanno l’obiettivo di garantire una migliore accessibilità alle varie parti della struttura. Il percorso, inoltre, si espande in alcuni punti per formare delle isole funzionali. Queste ultime rappresentano i nuclei del progetto e accolgono al loro interno strutture ombreggianti e sedute al fine di garantirne l’utilizzo collettivo per molteplici finalità. La presenza di una di queste isole proprio davanti al blocco mensa, per esempio, dà la possibilità di disporre di un luogo all’aperto in cui consumare pasti o trascorrere i momenti di pausa lavorativa; ancora, data la loro ampiezza questi piazzali potrebbero ospitare meeting, riunioni ed eventi di aggregazione. La particolare conformazione del percorso e delle isole delimita una serie di aree, anch’esse curvilinee, al cui interno è contenuto il giardino vero e proprio: la distesa di prato viene alternata alla presenza di specie vegetali opportunamente scelte e raccolte in aiuole variopinte. Per quanto riguarda l’irrigazione del giardino, si ipotizza di integrare il sistema già presente con uno di raccolta e filtraggio naturale di acque meteoriche legato alla realizzazione di “giardini della pioggia” distribuiti all’interno delle aree di prato. Questi si presentano come delle leggere depressioni del suolo ricoperte di verde simili ad aiuole ma con la capacità di intercettare, gestire e controllare grandi quantità d’acqua piovana. I cosiddetti rain garden, oltre a filtrare e depurare in maniera del tutto naturale e sostenibile l’acqua raccolta, permettono il rallentamento del flusso d’acqua di scorrimento superficiale e filtrano l’acqua piovana consegnandola a dei sistemi di raccolta sotterranei, in modo da implementare l’impianto di irrigazione già presente. Le specie vegetali sono state scelte prediligendo essenze prevalentemente autoctone e che richiedessero poca acqua e manutenzione; inoltre si è cercato di inserire nell’elenco dei sempreverdi che preservassero l’estetica generale del giardino anche nel periodo invernale. L’ombreggiamento è garantito attraverso due sistemi: il primo sfrutta sia le specie arboree presenti sia alcune nuove piantate appositamente lungo il percorso; il secondo si basa sull’impiego di strutture lignee alberiformi dotate di sedute alla loro base. Questi “alberi” sono costituiti da una serie di travi di legno tagliate con tecnologia CNC e disposte in modo da formare una sorta di imbuto, circondato da una seduta freeform realizzabile in cemento o in pietra ricomposta ed eventualmente dotato, al centro, di una cisterna che favorisca la raccolta dell’acqua piovana, integrando il sistema di raccolta delle acque meteoriche già predisposto tramite i rain garden. Questa cisterna, in realtà, è una funzione aggiuntiva non rendicontata all’interno del progetto, ma la particolare conformazione di questi padiglioni si presta ad un futuro arricchimento funzionale a vantaggio della sostenibilità ambientale. L’estradosso di questi padiglioni, inoltre, potrebbe essere ricoperto da piante rampicanti che favoriscano lab capacità di ombreggiamento e contribuiscano al miglioramento dell’impatto estetico; all’intradosso, invece, vengono disposte fasce led lungo le travi, in modo che sia possibile contribuire in modo suggestivo all’illuminazione serale. Si è pensato di collocare questi elementi nelle tre “isole” lungo il percorso, sottolineandone, dunque, il ruolo di fulcri principali del progetto, nonché la funzione aggregativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.