Il volume si interessa della città greca classica analizzata secondo diverse prospettive. Un primo capitolo si interessa dei modelli di analisi moderni e delle interpretazioni e dei fraintendimenti delle senso delle parole Asty e Polis. Viene fornita una breve storia degli studi finalizzata ad una maggiore comprensione di quelle che sono le nostre strutture interpretative a volte stratificate nelle visioni di città antica che si sono susseguite nei diversi autori. Il secondo capitolo affronta il problema della città arcaica con particolare riguardo alle forme di monumentalizzazione e al rapporto tra sviluppo urbano e sviluppo politico della città. Il terzo capitolo si interessa della percezione della città da parte dei greci di età classica e soprattutto delle città orientali che i greci tra la fine del VI secolo e il V secolo iniziano ad essere conosciute dai greci e ad essere discusse. Il giudizio sulle grandi capitali achemenidi non è positivo ed Erodoto sembra essere contrario alla vita urbana di tipo asiatico. Su queste basi si concentra la discussione intorno alle forme urbane che tra il V secolo e il IV prende piede in Grecia e soprattutto ad Atene (IV capitolo), in un momento in cui la città diventa sempre più visibile, non solo per la monumentalizzazione delle sue strutture, ma soprattutto per una crescita che comprende anche l'aspetto demografico. Il V capitolo affronta dunque la quantificazione della città e la necessità di misurarla attraverso sistemi matematici e geometrici. Il capitolo VII si occupa della profilassi urbana, malattie e pandemie che caratterizzano le prime fasi urbane in Grecia e della loro percezione da parte dei Greci. Vengono poi affrontati i problemi abitativi nelle poleis, modi e modelli dell'abitare, valore economico e sociale delle abitazioni, relazione tra abitazione e sessualità (capitolo VIII). Il capitolo IX si occupa in particolare dell'urbanistica di tipo ateniese che a partire dalla fondazione del Pireo è forse quella maggiormente analizzabile attraverso le sue realizzazioni (Pireo, Thurii, Amphipolis etc.), mentre altri modelli urbani, quello peloponnesiaco e quello Greco settentrionale, vengono analizzati nel capitolo X. L'ultimo capitolo (XI) è destinato all'analisi del sistema urbano cario che si sviluppa nella parte centrale del IV secolo e che per la prima volta organizza un network di centri urbani collegati tra loro e distinti per specializzazione. Diverse città sono reali e legate alla funzione di residenza del basileus, ma nel contempo sono legate da rotte marine, che formano un sistema controllato e chiuso nella parte centrale della costa turca direttamente legato agli Ecatomnidi, mentre le città dell'interno sono monumentalizzate e fortificate. Nelle conclusioni viene indagato il passaggio da questa città tardo classica e quella ellenistica, prospettando nuove linee di ricerca.
Asty : studi sulla città greca / Calio', Luigi Maria. - STAMPA. - 2:(2012).
Asty : studi sulla città greca
Luigi Maria Caliò
2012-01-01
Abstract
Il volume si interessa della città greca classica analizzata secondo diverse prospettive. Un primo capitolo si interessa dei modelli di analisi moderni e delle interpretazioni e dei fraintendimenti delle senso delle parole Asty e Polis. Viene fornita una breve storia degli studi finalizzata ad una maggiore comprensione di quelle che sono le nostre strutture interpretative a volte stratificate nelle visioni di città antica che si sono susseguite nei diversi autori. Il secondo capitolo affronta il problema della città arcaica con particolare riguardo alle forme di monumentalizzazione e al rapporto tra sviluppo urbano e sviluppo politico della città. Il terzo capitolo si interessa della percezione della città da parte dei greci di età classica e soprattutto delle città orientali che i greci tra la fine del VI secolo e il V secolo iniziano ad essere conosciute dai greci e ad essere discusse. Il giudizio sulle grandi capitali achemenidi non è positivo ed Erodoto sembra essere contrario alla vita urbana di tipo asiatico. Su queste basi si concentra la discussione intorno alle forme urbane che tra il V secolo e il IV prende piede in Grecia e soprattutto ad Atene (IV capitolo), in un momento in cui la città diventa sempre più visibile, non solo per la monumentalizzazione delle sue strutture, ma soprattutto per una crescita che comprende anche l'aspetto demografico. Il V capitolo affronta dunque la quantificazione della città e la necessità di misurarla attraverso sistemi matematici e geometrici. Il capitolo VII si occupa della profilassi urbana, malattie e pandemie che caratterizzano le prime fasi urbane in Grecia e della loro percezione da parte dei Greci. Vengono poi affrontati i problemi abitativi nelle poleis, modi e modelli dell'abitare, valore economico e sociale delle abitazioni, relazione tra abitazione e sessualità (capitolo VIII). Il capitolo IX si occupa in particolare dell'urbanistica di tipo ateniese che a partire dalla fondazione del Pireo è forse quella maggiormente analizzabile attraverso le sue realizzazioni (Pireo, Thurii, Amphipolis etc.), mentre altri modelli urbani, quello peloponnesiaco e quello Greco settentrionale, vengono analizzati nel capitolo X. L'ultimo capitolo (XI) è destinato all'analisi del sistema urbano cario che si sviluppa nella parte centrale del IV secolo e che per la prima volta organizza un network di centri urbani collegati tra loro e distinti per specializzazione. Diverse città sono reali e legate alla funzione di residenza del basileus, ma nel contempo sono legate da rotte marine, che formano un sistema controllato e chiuso nella parte centrale della costa turca direttamente legato agli Ecatomnidi, mentre le città dell'interno sono monumentalizzate e fortificate. Nelle conclusioni viene indagato il passaggio da questa città tardo classica e quella ellenistica, prospettando nuove linee di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.